In Giappone è iniziata la rivoluzione. Niente a che vedere con politica e samurai, sia chiaro: parliamo di motori (e che motori!). Il mercato attuale delle moto impone infatti delle regole molto ferree e gli utenti di oggi vogliono il massimo delle prestazioni a prezzi competitivi. Così, come ormai da anni avviene nel campo delle tecnologie, la rivoluzione parte proprio da qual posto affascinante che è il Giappone.
Gli ingegneri della Yamaha hanno fatto gli straordinari, lavorando di notte e nel week end per tutto il 2013. Ma ne è valsa la pena.
Le moto partorite dalla casa di Iwata nel 2013 hanno davvero rivoluzionato il concetto di moto tradizionalmente proposto da Yamaha. Della MT 09 abbiamo già parlato, elogiandone prezzo e prestazioni. Veniamo ora alla sorella minore, la MT-07.
Motore due cilindri 689 cc di cilindrata, 75 cv di potenza massima, coppia da vendere e solo 179 kg di peso in ordine di marcia. I numeri dicono che c'è da divertirsi.
La moto si rivela infatti molto agile e facile da gestire visti peso e prestazioni contenuti, ma all'occorrenza sa tirare fuori le unghie per regalare una guida emozionante, in grado di coinvolgere anche motociclisti molto esperti. Insomma, dal punto di vista delle prestazioni, questa moto è l'esempio lampante che per divertirsi su strada non servono potenze stratosferiche ma semplicemente equilibrio tra ciclistica e motore.
Esteticamente la moto si fa ammirare: la linea è originale ed equilibrata, sebbene molto compatta (probabilmente chi supera i 180 cm di altezza non sarà comodissimo in sella). Certo, non aspettatevi una componentistica di altissimo livello: freni e sospensioni fanno egregiamente il loro dovere ma siamo lontani anni luce da ciò che montano di serie le italiane.
Ma la cosa più interessante in tutto questo è il prezzo: con 5690 euro ci si porta a casa un mezzo innovativo, moderno, bello e divertente tra le curve, ma che se la cava splendidamente anche in città. Siete ancora così sicuri di voler acquistare uno scooter?