Arrivano interessanti novità per quanto riguarda l'imminente uscita della nuova berlina di segmento D Alfa Romeo Giulia. Questa, secondo quanto riportato dal sito "Corriere.it" di oggi, sarà prodotta negli stabilimenti FIAT Chrysler Automobiles di Cassino. Ancora non ci sono notizie certe, ma vi sarebbero vari indizi che fanno pensare a questa soluzione. Infatti sono previsti in questi stabilimenti investimenti tra 1 e 4 Miliardi di euro. Tra l'altro a dicembre nello stabilimento laziale è arrivato come direttore Sebastiano Garofalo, manager specializzato nella riconversione delle linee produttive.
Anche questo quindi porta a pensare che l'obiettivo di Fca sia la riconversione dello stabilimento in modo da renderlo maggiormente adatto alla produzione dell'importante vettura.
La nuova berlina di Alfa Romeo - È un'automobile molto attesa da tutti gli appassionati, in quanto con essa dovrebbe avere inizio l'auspicato rilancio della storica casa automobilistica italiana, che viene da anni molto difficili caratterizzati da un calo molto marcato delle immatricolazioni, con la sola Giulietta che è riuscita a mantenere buoni dati di vendita. Tra l'altro giunge anche notizia che già da tempo è stata avviata la trasformazione della catena di assemblaggio dello stabilimento di Cassino, che prima produceva la Fiat Bravo.
Nel frattempo continuano i test su nuovi modelli organizzativi e piattaforme logistiche più moderne e avanzate di quelle finora viste da quelle parti.
Nella zona degli stabilimenti ovviamente c'è molta attenzione sulla questione visto e considerato che sono circa 13 mila le persone interessate, indotto compreso. Se le indiscrezioni fossero confermate questo vorrebbe dire la fine della cassa integrazione per gli operai degli stabilimenti in questione.
Infine si fanno sempre più forti le voci secondo cui la nuova berlina non si chiamerà Giulia, ma bensì Alfa 100. Nome considerato più adatto a mercati difficili come quello americano dove le sigle alfa numeriche sono quelle considerate di maggior successo e più in voga.