Arrivano cattive notizie per tutti gli automobilisti possessori di auto da 20 a 29 anni di vita. Infatti arriva l'ennesima disposizione da parte del governo centrale volta a neutralizzare gli interventi delle regioni volti a migliorare l'attuale legge nazionale. L'ultimo caso registrato è quello che arriva direttamente dalla regione Umbria. La questione è sorta quando il consiglio regionale della regione Umbria, alcuni giorni fa, grazie all'intervento di alcuni consiglieri regionali di maggioranza, aveva proposto un nuovo sistema di tassazione denominato come"articolo 8 del Collegato".

Questa proposta in parole povere veniva incontro ai possessori di auto storiche prevedendo il pagamento di una tassa forfettaria al posto del normale bollo.

Il governo centrale "bacchetta" la regione Umbria

Ovviamente l'intervento della regione aveva fatto felici i numerosi appassionati e possessori di auto storiche di quella regione, che speravano in tal modo di poter ottenere uno sconto sul pagamento della tassa in questione. Purtroppo però ancora una volta le loro aspettative saranno deluse. Il governo centrale ha infatti inviato una nota alla regione Umbria in cui si avvisa che la legge in questione non è valida. Infatti il bollo è un tributo regionale derivato dallo stato e dunque come tale è sottoposto alla legge nazionale e quindi non può essere modificato attraverso strumenti propri dei consigli regionali.

Si tratta di una situazione che va avanti più o meno dall'inizio di questo 2015. Infatti con l'ultima legge di stabilità approvata lo scorso mese di dicembre il governo ha introdotto una nuova norma che ha di fatto tolto l'esenzione sul pagamento del bollo per le auto fino a 29 anni lasciandola solo per quelle dai 30 in su.

Questo ha causato forti polemiche dai rappresentanti di categoria che lamentavano danni di svariati miliardi al settore. Infatti numerosi possessori di auto storiche hanno deciso di disfarsene per i costi di gestione divenuti ormai insostenibili per molti.