Si sanno poche cose di lei e forse, per una volta, non sarà un grosso problema. L’officina che si è macchiata di questa brutale café racer è la Galaxy Custom. Su Facebook si trova la pagina dove sono descritte una serie neanche troppo vasta di motociclette, molte BMW e qualche scrambler su altre basi. E poi più nulla. Si sa anche che i ragazzi hanno il garage in Bulgaria.

Per certo si tratta di una BMW K 1200 RS. C’è anche che è rimasto ben poco del freddo carattere della storica tedesca. Sarebbe suggestivo, affiancandola alla concept Husqvarna Vitpilen 701, capire quante ne riuscirebbe a contenere al suo interno.

I cerchi sono impressionanti e caratterizzati da raggi relativamente sottili. Questa soluzione alleggerisce parecchio le linee ed evita la solita, greve e tozza Moto che pare uscita dall’intramontabile pellicola “Altrimenti ci arrabbiamo” – quella guidata da Bud Spencer nella scena finale per intendersi. E quando si dice che sono i particolari a rendere grande ogni cosa, si capisce come le gomme Metzeler si attaglino appieno a questa idea. Grosse esagerate, esasperate! Sembrano prese in prestito da un vecchio trattore di campagna. Ma il bello sta proprio lì. Ancora una volta nulla risulta nel complesso pesante. Piuttosto, le scanalature delle gomme armonizzano le linee tonde e rettangolari del serbatoio.

Un’atra moto

E se per alcuni una moto può avere solo le forme della Suzuki GSX-R 1000, di recente presentata alla stampa mondiale, questa BMW K 1200 è una moto a parte. Marmitta spropositata, grossa, carica, che riesce a riempire il vuoto che si creerebbe sulla fiancata, il cui profilo è dominata da ruote e monobraccio. E poi ci sono i filtri dell’aria.

Sono 4, tutti in linea e in parte sovrapposti l’un l’altro. Per il resto niente fronzoli. Due grossi radiatori poco davanti alle ginocchia del guidatore. Tutto torna! Il sellino, che funge anche da codone della moto è spazioso e ben imbottito. A voler trovare una nota negativa: Probabilmente si sarebbe potuto fare qualcosina in più o in meno sullo stop, una sorta di rosone esagonale che mal si cala nel contesto generale dove, marmitta a parte, si hanno non poche difficoltà a trovare qualcosa di simile. A frenare questo mostro dalla mole imponente ci pensa l’impianto frenante BMW, con dischi radiali all’anteriore