Sono stati diramati i nomi delle sette finaliste dell'autorevole concorso Auto dell'Anno 2015, dalle quali uscirà il nome del modello vincitore al Salone dell'auto di Ginevra, in programma a marzo 2016. Numerose le sorprese che derivano dalle scelte fatte dai più autorevoli giornalisti europei del settore automotive in base ai contenuti di stile, innovazione e rapporto qualità-prezzo. Scorrendo i nomi delle sette candidate, infatti, solo la nuova Opel Astra è appartenente a uno dei segmenti di mercato più abbordabili, ovvero il segmento C, al quale appartengono anche la Volkswagen Golf e la nuova Fiat Tipo.
Ci sono poi due berline medie, appartenenti al segmento D ma con marchi decisamente premium, come la Jaguar XE e l'Audi A4. Appartiene invece al segmento E la Skoda Superb, secondo modello del Gruppo Volkswagen presente nella short list, che a questo punto risulta favorito in vista del voto finale. Viene rappresentato anche il settore delle suv, con la Volvo XC90, altro marchio decisamente upper class, e quello delle ammiraglie di lusso con la nuova BMW serie 7.
Fca all'asciutto
Nessuna vettura italiana presente tra le candidate, dopo che l'Alfa Romeo Giulia, la FIAT Tipo e la Ferrari 488 GTB erano state esclusa dalla long list comprendente trentaquattro modelli. Unica consolazione per il Gruppo Fca, la presenza tra le sette finaliste della Mazda MX5, sportiva nata in joint venture con la Fiat 124 Spider d'imminente presentazione, che condivide con la gemella giapponese il progetto tecnico e la scocca.
In pieno COP21 parigino, inoltre, stupisce l'assenza dalla short list di due vetture ecologiche che durante l'anno hanno fatto molto parlare di se: la rivoluzionaria Toyota Mirai e la Tesla Model X, primo suv elettrico prodotto dall'azienda automobilistica californiana.
Ma a piangere non è solo l'Italia. Anche la Francia non riesce a proporre una finalista per il premio automobilistico più ambito del 2015, e dire che Renault era presente nella long list con ben tre modelli: l'Espace, la Kadjar e la Talisman.
All'asciutto anche l'aggressivo colosso coreano Hyundai-Kia, che puntava forte sul suv medio Hyundai Tucson: per design, innovazione e qualità-prezzo appariva un modello con tutte le carte in regola per arrivare in finale.