Qualora il nome di Sylvain Berneron non vi fosse familiare, forsequello di Holographic Hammerdovrebbe esserlo. È il soprannome con cui Sylvain disegnava alcune delle più curate concept di motocicletta che abbiamo mai visto. Un disegnatore d’esperienza, Sylvian assicura che i suoi disegni sono sempre eseguibili in metallo - vedi BMW Trofeo 1000di VAD. Ma non tutto ciò che architetta, Sylvain lo realizza. È in collaborazione con suo fratello, Florent, per l’apertura di un workshop a pieno servizio.Il nuovo negozio di Holographic Hammer si trova in un bosco, a meno di 20 miglia da Parigi.

Quest’agile Ducati Scrambler è la loro prima opera ufficiale.

Chiesta da Ducati

Commissionata dalla stessa Ducati, in collaborazione con il magazine francese Moto Heroes. Il curriculum vitae di Sylvain parla da solo. “Avevamo fatto pochi giri sulla Scrambler quando stavamo ancora discutendo il progetto” dice Sylvain “Si maneggia davvero bene ed è divertente da guidare. Ma per noi la Scrambler è una moto da guidare giornalmente – da graffiare, portare nel fango e anche caderci”.Piuttosto che costruire una moto sporca, troppo preziosa per poterne “abusare”, la decisione è stata quella di produrre qualcosa di pulito, tendenzialmente votata alla strada e alle prestazioni. Una café racer nel senso più tradizionale del termine – ma carica di tecnologia moderna.“Quando ho condotto la mia ricerca, ho notato che molte delle Scrambler originali del 1962 finivano con l’essere trasformate in delle café racer per poi ritornare alla forma nativa.

La motocicletta era così leggera che si poteva trasformare in un attimo.

La forma

Dopo una settimana di avanti e indietro con gli schizzi, il progetto stava procedendo per la sua strada. Ma i fratelli avevano in mente alcune modifiche per aumentare le prestazioni - come successo con la Ducati "Le Caffage". Bisognava quindi trovare gli sponsor.

La Rotobox ha fornito ai ragazzi un paio di ruote da corsa in carbonio, incastonate in gomme sport della Pirelli. Beringer ha curato i freni con il sistema 4D. Poiché la Scrambler era già entrata in commercio, Sylvain e Florent hanno dovuto adoperare molti spessori per far quadrare ogni cosa. La Rizoma ha fornito bulloni e viti, incluso (tra le altre cose) i paracadute, i contenitori dei liquidi dei freni e il pedale del freno posteriore.

Il silenziatore è della Wekers USA, montato sui collettori originali (ma leggermente modificati) Ducati.

La moto

“Alcuni dicono che l’essenziale di una moto custom è fare tutto da sé e non comprare nulla” dice Sylvain. "Noi ci siamo concentrati sulla nostra forza che è il disegno e la fabbricazione di nuovi componenti e moto – ma quando si tratta di sviluppare freni e cerchi, preferiamo rivolgerci a gente con competenza ed esperienza”.Anche Cognito Moto è intervenuto, fornendo il telaio posteriore del codone con integrata luce LED e frecce. I ragazzi hanno aggiunto al telaietto posteriore la sella di pelle.

Sotto la sella la batteria è contenuta in un box realizzato a mano (il cablaggio è stato appena modificato).

Il parafango anteriore è realizzato a mano e il coperchio motore è stato tagliato per lasciar vedere le campane delle camme. Modifiche importanti sono state apportate anche per poggiare i piedi. All’anteriore la forcella è una Showa da 43mm. Sebbene le modifiche al tachimetro, alle luci e a tutto il resto siano state varie “Si è tentato di fare cambiamenti che sembrassero i più vicini possibili nell’aspetto ai dettagli di una moto di serie” spiega Sylvain. Il serbatoio, ad esempio è lo stesso della Scrambler. Con le modifiche ai freni e alle sospensioni la Hero 01 risulta davvero facile da maneggiare e prestante.