Lo scandalo emissioni truccate che ha coinvolto il gruppo Volkswagen nei mesi scorsi potrebbe costare caro alla casa automobilistica tedesca. Giunge infatti notizia che gli Stati Uniti D'America, attraverso il proprio governo, hanno fatto causa ai tedeschi chiedendo risarcimenti per 19 miliardi di dollari. Si tratta di una notizia che certamente non farà piacere al più importante gruppo automobilistico al mondo. Una mossa che comunque non è inaspettata, visto che i dirigenti di VW sapevano che la causa da parte del governo americano era un qualcosa di molto probabile.
L'accusa è quella di avere installato oltre 600 mila dispositivi illegali nei motori diesel dei propri veicoli. Questo al fine di truccare le emissioni e renderle a norma con le esigenti leggi americane.
Le richieste del Dipartimento di Giustizia americano
Le multe previste dalla legge americana in questi casi vanno da 32.500 a 37.000 dollari a veicolo, che moltiplicati danno quella cifra 'monstre'. Il Dipartimento di Giustizia americano ha fatto sapere di voler perseguire tutte le strade possibili per avere giustizia contro Volkswagen e tutelare così gli ignari consumatori americani, che si sono fidati del colosso tedesco acquistando una delle vetture incriminate. Volkswagen dunque rischia grosso, bisognerà adesso aspettare e capire quello che potrà succedere nel futuro prossimo alla storica casa automobilistica tedesca, che comunque nonostante i guai chiude molto bene il 2015.
Vendite positive nel 2015 per i marchi del gruppo VW
Infatti per quanto concerne i dati di vendita che riguardano l'intero 2015, segnaliamo una crescita della celebre casa teutonica, che un pò in tutti i continenti, incrementa le proprie quote di mercato, grazie anche al recupero del settore auto ormai pienamente uscito dalla crisi.
La crescita riguarda tutti i marchi che fanno parte del gruppo, tra questi spiccano: Volkswagen, Audi, Seat e Skoda. Occorre adesso capire cosa potrebbe accadere in futuro e se il gruppo potrà risentire per quanto riguarda le vendite degli scandali scoppiati negli scorsi mesi, per quanto concerne il 2016.