Le regole relative al bollo sulle auto storiche sono cambiate con la Legge di Stabilità del 2015. Se fino al 2014 le auto con più di 20 anni di età nel nostro Paese venivano esonerate dal pagamento del bollo, le cose adesso non stanno più così. Un provvedimento fortemente voluto dal governo di Matteo Renzi, inserito nella Legge di Stabilità dello scorso anno, ha di fatto tolto l'esenzione dal bollo per i veicoli da 20 a 29 anni di vita. L'esenzione dunque rimane solamente per le automobili che hanno dai 30 anni in su. Ovviamente i rappresentanti delle associazioni di categoria non hanno preso bene questa decisione dell'esecutivo e numerose sono state le proteste negli scorsi mesi.

Un cambiamento che fa discutere

Queste proteste relative al bollo auto storiche tuttavia non sono servite a nulla fino ad ora. Infatti sebbene le regioni abbiano accolto i suggerimenti da parte dei possessori di auto storiche, colpiti duramente da questo provvedimento, il governo centrale ha sempre rifiutato di intervenire per modificare la disciplina. Pertanto ormai è assodato che anche le vetture da 20 a 29 anni di età pagano il bollo. Unica concessione che è stata fatta è uno sconto del 10% per le vetture che presentino un comprovato valore storico e collezionistico, in quanto inserite in appositi registri regionali tenuti dall'Aci. Si tratta di un provvedimento che comunque riguarda una minoranza di vetture, in quanto come dichiarato dallo stesso Presidente dell'Aci, molte delle automobili con più di 20 anni di età sono solo vecchie e non cimeli storici.

Ovviamente i possessori di auto di questo tipo non hanno preso bene questa decisione dell'esecutivo. Infatti nelle scorse settimane è stato messo più volte in evidenza come il settore sia ormai in ginocchio. Molti italiani hanno deciso di disfarsi dei propri veicoli storici, i cui costi di gestione sono divenuti ormai insostenibili per le tasche di molti, anche a causa del bollo auto storiche.

Queste auto sono state vendute all'estero o rottamate e dunque il lavoro per le officine specializzate si è ridotto di molto, come dimostrano le numerose chiusure, che hanno caratterizzato il comparto nel corso del 2015.