Aspettiamo ormai da troppi mesi quest'auto,la Giulia, sulla qualegiàtroppe parole sono state spese, ma che rappresenta davveroun segno di rinascita di unmarchio storicodell'eccellenza automobilistica italiana.Fino ad oggi abbiamo potuto osservarla più da vicinoal salone di Ginevra nelle diverse versioni più borghesi ed eleganti, senza i vistosi spoiler e appendici manon senza altrettantofascino, e la Giulia Quadrifoglio,presente anche a Milano AutoClassica.

Il ritardo sull’arrivo previsto è davvero tanto, ed un modello presentato nel giugno 2015 ha bisogno di un adeguamento tecnologico coerente conlo sviluppo delle concorrenti.La berlina del Biscione non può pensare di spodestare le concorrenti soltanto con una linea migliore: sotto le forme affascinanti della carrozzeria,per essere al passo con i tempisarebbe d'obbligo anche una motorizzazionea sistema ibridoplug-in.

L'ibrido: un adeguamento necessario

Se e quando verrà presentata,un modello di Giulia Ibrida plug-in consentirà di abbassarelamedia del livello di emissioni complessive dellediverse motorizzazionidella gamma, un indice molto importantenegli Stati Uniti. Un livello mediodi emissioni più basso darà la possibilitàdi sbarcare oltre oceano con tutte le carte in regola per soddisfare un pubblico più attento all’ambiente.

Si vocifera su internet di possibili accordi con Mazda per un sistema ibrido, casa giapponesecon cui il Gruppo FCA ha già collaborato al progetto e alla realizzazione della nuova 124 spider, "gemella diversa" della MX-5. Indiscutibili i vantaggidell'ibrido: con il motore elettrico combinato a quello termico si arriverebbe ad una potenza complessiva superiore con consumiai livelli della variante diesel, ma con la possibilità ulteriore di poterviaggiaread impatto zero in modalità elettrica.

Ecco le parole del CEO Alfa Romeo

Harald Wester, amministratore delegato di Alfa Romeo, avanza una dichiarazione che conferma queste idee inun intervista rilasciata ad Auto Motor und Sport, un sito tedesco, riportata poi successivamente anche da La Stampa. Queste le sue parole: "Resto convinto che entro il 2025 la metà della gamma Alfa Romeo conterà versioni alimentate con propulsioni elettriche".

Ovviamente si tratta di una previsione un po' lontana, che non lascia sperare molte novità nel breve periodo. La Giulia, quando verrà messa in commercio, sarà proposta con un 2.0 benzina da 200 cvo con un 2.2 diesel da 150 o 180 cv, oltre alla variante Quadrifoglio 2.9 da 510 cv. Le concorrenti offrono una gamma motori molto più completa: forse, nel futuro, sarà il caso di adeguarsi. Non possiamo far altro che aspettare, ancora.