La stagione Mercedes inizia nel migliore dei modi sulla stessa falsariga delle due precedenti. Questa volta però sembra essere cambiato il protagonista: Nico Rosberg, pilota trentenne tedesco, si aggiudica anche il gran premio del Bahrein, la seconda tappa del campionato, arrivando davanti alla Ferrari di Raikkonen e l’altra Mercedes di Lewis Hamilton. La gara sembra la fotocopia del precedente giro d’Australia: pole position del vincitore in carica Hamilton, giro più veloce di Nico Rosberg che si aggiudica in ambi in casi la prima posizione.

Per l’inglese, invece, che arriva da due titoli consecutivi vinti nel 2014 e nel 2015, e tre totali in carriera, per il momento ottiene rispettivamente un secondo e un terzo posto.

Le altre due posizioni libere dei podi sono state occupate dai ferraristi, nella prima gara Vettel, terzo, e nella seconda Raikkonen, secondo.

2016 nel segno della Mercedes

Gli ultimi due campionati che si sono conclusi con le vittorie di Hamilton, sono stati segnati dalla assoluta predominanza Mercedes. E se la competizione tra Hamilton e Rosberg aumenta a goderne è la scuderia che si trova già con due gare vinte e tanti punti in classifica. Un dualismo tra compagni di squadra si era avuto già nella stagione 2014, quando l’inglese e il tedesco si giocavano soli il mondiale, vinto in extremis dal primo pilota all’ultima gara.

Per ritrovare un dualismo “amico” simile si dovrebbe ricercare nelle più remote stagioni, visto che un rendimento simile non lo avevano caratterizzato né i due piloti Red Bull anni addietro, Vettel e Webber, e nemmeno le ultime Ferrari vincenti di Schumacher e Barrichello.

A sole due gare dall’inizio la scuderia tedesca ha totalizzato già 83 punti. Il campionato è ovviamente lungo, ma si sa, chi bene comincia è a metà dell’opera

Latitanza Ferrari

L’inizio di stagione vede nuovamente la Mercedes come scuderia di riferimento e sembra relegare il “cavallino rosso” a un ruolo marginale. Finora un secondo e un terzo posto, posizionamenti non del tutto pessimi, se si pensa al passato recente quando era il solo Alonso a competere per le prime posizioni, anche se sopraffatto dalla Red Bull prima, dalla Mercedes poi.

Sono comunque altre le glorie a cui la scuderia italiana ha abituato i suoi tifosi, e per ritrovare una vittoria bisogna scorrere all’indietro nel tempo fino al 2008, mondiale vinto da Hamilton per i piloti, ma la Ferrari si aggiudica il mondiale costruttori. Ancora precedente è una vittoria Ferrari del mondiale piloti, il 2004, ultimo titolo vinto da Michael Schumacher, per un mondiale che manca in Italia ormai da 12 anni.