Garantire la sicurezza sulle nostre strade rappresenta uno dei punti cardini per un buon Governo.L'evoluzione tecnologica, con sempre più strumenti a disposizione delle forze dell'ordine, ha notevolmente ridotto negli ultimi anni il numero di infrazioni.Autovelox, Tutor, Vergilius, Telelaser, Street Control sono apparecchi che una volta installati sulle strade hanno dimostrato di poter essere degli ottimi strumenti per prevenire gli incidenti stradali.L'ultima novità in materia si chiama Morpho, ed è capace di rilevare un insieme di infrazioni al codice della strada.

Che cos'è Morpho?

L'apparecchio è stato prodotto dal colosso francese Safran ed è capace di sanzionare una serie di violazioni che l'automobilista può compiere.

Nulla sfugge all'occhio di Morpho, già ribattezzato come “vedotuttor”:

  • velocità elevata;

  • passaggio al semaforo con il rosso;

  • sorpasso in una zona vietata;

  • spostamento sulla corsia di emergenza;

  • lettura della targa per verificare se l'automobile è sprovvista di assicurazione oppure risulta essere rubata;

Per ora il sistema è utilizzato sulle strade di Dubai e Kazakistan, ed è in attesa di omologazione da parte del governo francese.Dopo la Francia potrebbe arrivare anche nella vicina Italia?Staremo a vedere, di certo il sistema si sta rivelando molto utile è potrebbe essere un nuovo passo avanti per quanto riguarda la sicurezza degli automobilisti.

Il numero di incidenti stradali in Italia

Stando ai dati elaborati da Istat (Istituto Nazionale di Statistica) gli incidenti nel nostro Paese sono in costante diminuzione.Dati però che non sono ancora sufficienti, infatti nonostante il numero dei sinistri stradali nel 2014 è sceso del 2,5% rispetto all'anno precedente, l'Italia si colloca solo al 15° posto tra i Paesi membri dell'Unione Europea, dietro tutti gli altri principali stati come Regno Unito, Francia, Spagna e Germania.

Inoltre, il venerdì è il giorno in cui ci sono maggiormente incidenti, anche se è la domenica che avvengono i sinistri di più grave entità.Sinonimo che c'è ancora molto lavoro da fare per poter garantire la massima sicurezza a chi viaggia sulle strade italiane.