Dagli Stati Uniti nelle scorse ore è arrivata per Fiat Chrysler una notizia non certamente positiva. Il Giudice Distrettuale Virgina Kendallinfatti ha ritenuto legittima la querela presentata dal concessionario dell'Illinois, Napleton,nei confronti di Fiat Chrysler.Questo, nei mesi scorsi, aveva accusato il gruppo dell'amministratore delegato Sergio Marchionne di aver offerto soldi per alterare i dati di vendita mensili, facendoli risultare maggiori della realtà. Il giudice tuttavia harespinto le accuse più gravi che venivano contestate a FCA e cioè quelle di racket e di frode.La sentenza, che è arrivata nelle scorse ore, permette dunque al Napleton Automotive Group di andare avanti nella causa contro FCA, che avrebbe violato le leggi sulla concorrenza.

Le accuse provengono dal Napleton Automotive Group

Al momento da Fiat Chrysler mettono in evidenza i lati positivi della sentenza e cioè che sono escluse dal procedimento le accuse più gravi, che sarebbero dunque prive di fondamento. Già in passato il gruppo italo americano era intervenuto sulla questione attraverso i suoi portavoce affermando che le accuse sono infondate e che i propri legali sono pronti a portare avanti una vigorosa difesa sulle rimanenti accuse. La querela è stata depositata lo scorso mese di gennaio dai legali del Napleton Automotive Group. Questi hanno accusato l'azienda presieduta da John Elkann di offrire somme di denaro ai concessionari affiliati, allo scopo di alterare i dati di vendita.

Sulla vicenda nei mesi scorsi ha indagato anche l'FBI, visto che negli Usa l'alterazione dei dati di vendita è considerata una cosa grave e sleale.

FCA cambia il metodo di conteggio delle vendite

Secondo l'accusa in un caso sono stati offerti 20 mila dollari per dichiarare 40 vendite in più di quelle realmente registrate. In questa maniera sarebbero state violate le leggi della concorrenza degli Usa, in quanto vi sarebbe stato un vantaggio per i concessionari che hanno accettato i soldi rispetto a quelli che invece si sono opposti a queste pratiche. A Luglio Fiat Chrysler ha comunicato di avere modificato il mondo di conteggiare le proprie vendite, proprio per evitare che in futuro possano sorgere nuovi casi simili a questo. Adesso in FCA le vendite si contano solo quando la vettura viene consegnata al proprietario e non quando arriva in concessionaria.