E’ stata un’edizione ricca di contenuti quella che ha visto tornare il MotorShow di Bologna - che si è svolto nel quartiere fieristico del capoluogo dell’Emilia Romagna dal 3 all’11 dicembre 2016 - la manifestazione d’eccellenza per lo sport dell’auto e una delle più interessanti vetrine internazionali. Certo, non ci sono stati i numeri e i fasti di fine anni ‘90, e neppure gli effetti speciali, ma quelli ormai non ci sono più da nessuna parte. E soprattutto, non se n’è sentita troppo la mancanza. Aver dovuto scegliere di concentrarsi solo sulle auto, proprio per rinascere dalle proprie ceneri, si è rivelando una scelta azzeccata.
Per nove giorni, i motori hanno scaldato il cuore degli appassionati dentro e fuori dai padiglioni che ospitavano i grandi stand dei Costruttori presenti. Tantissimi gli sportivi giunti nel week-end che hanno affollato l’Area 44 e la Motul Arena per assistere agli spettacoli sportivi, che vedevano confrontarsi continuamente grandi campioni internazionali e nazionali tra sfide di velocità e di abilità. Pista e rally. Auto moderne e storiche.
Per tutti i gusti
Aston Martin, Cadillac, Chevrolet, Renault e Dacia, DR, Officine Fratelli Frigerio, Frangivento, Infiniti, Lotus, Mazzanti, Mercedes e McLaren, Mitsubishi e così via. Il gruppo industriale d’Oltreoceano Fca era presente al gran completo con i suoi marchi italiani e non: Fiat, Abarth, Lancia, Jeep, Alfa Romeo, Maserati… “Abbiamo raggiunto il settanta per cento di quota di mercato italiano dell’auto”, ha affermato Rino Drogo, direttore del motor show.
Ma c’era anche tanta internazionalità. Che non guasta mai… Tra le molte novità c’erano quelle del gruppo Psa, con Peugeot, Citroen e DS. Peugeot ha presentato il nuovo suv 3008 e in anteprima nazionale il 5008. Citroen ha portato la C3, già presentata. DS ha svelato in Italia la gamma Performance Line sui modelli DS3, DS4 e DS5.
Toyota è stata protagonista del padiglione 22 con il nuovo C-HR, coupé, suv, ibrido, con il full hybrid 1,8 litri da 122 cavalli, e con il Mirai, la prima berlina di serie alimentata a idrogeno.
Carico di novità
Considerata la posizione che riveste sul mercato italiano, non poteva mancare Suzuki, che ha scelto la cornice del Motor Show di Bologna per presentare in anteprima l’ultima edizione della Ignis, un baby suv, pronto ad arrivare sul mercato italiano già a gennaio 2017.
Ford era presente con tutta la gamma al completo e in più ha proposto un’iniziativa molto gradita agli appassionati del Marchio. In esposizione c’erano le “muscle car”, tra cui la Mustang e la Nuova Ford GT, da oltre 600 cavalli. Quella che ha vinto l’ultima edizione della 24 ore di Le Mans. Era possibile prenotare e fare gratis un giro in pista sui circuiti del #MotorShow, sterrato o stradale nelle Aree 45 e 48, accanto a piloti professionisti. Immaginate la fila… E poi c’erano Land Rover con il nuovo Discovery e Jaguar con la nuova tecnologia awd (all wheel drive) e marchi prestigiosi come Lamborghini, Pagani, Zagato, Italdesign, Pinifarina, Effeffe, Noble, McLaren e Bentley.
Lo sport paga…
Il Motor Show è stato anche sport.
Tanto. Lo sanno anche i manager meno geniali che investire sullo sport costa ma ripaga. E quindi, la premiazione i Caschi d’Oro, del settimanale Autosprint, Nico Rosberg, Emerson Fittipaldi, Alex Zanardi, Stefano Domenicali, Giampaolo Dallara, Wolfang Hullrich, Antonio Giovinazzi, Matteo Cairoli e persino lo stuntman internazionale Kevin Carmichael. E poi ancora, Thierry Neuville, Elfyn Evans, Kalle Rovampera, Paolo Andreucci, Alessandro Bettega e Fabio Andolfi, oltre a Giandomenico Basso, Valentina Albanese, Alberto Bassi, Thomas Biagi, Fabrizio Crestani, Eddie Cheever jr, Federico Leo, Stefano Gai, Mirko Venturi, Simone Tempestini e tanti tanti altri. Molto bella la sfida in notturna del “Pucci Grossi Night Sprint”, che per anni è stata dedicata a Dante Salvay, un appassionante testa a testa tra i grandi nomi dei rally nell’ambito del Memorial Bettega.