Il National Art Center di Tokyo è stato il teatro della presentazione dell’ultima one-off di Maranello, la Ferrari J50, in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della presenza del Cavallino Rampante in Giappone. La produzione sarà limitatissima, solamente 10 esemplari, tutti personalizzabili e dal prezzo comunicato esclusivamente ai potenziali acquirenti, usciranno dai cancelli della casa emiliana.

Un glorioso passato

Basata sulla 488 Spider, la J50 riprende molto le linee esterne della sorella, nonostante gli angoli più incisivi e marcati ne esaltano ancora di più la sportività estrema.

Numerosi gli elementi che ci rimandano a vetture iconiche del passato e che riprendono le vetture impegnate nel mondiale di Formula1, come la linea di fuga nera che corre lungo le fiancate perdendosi nelle prese d’aria laterali e le superfici vetrate separate da montati anteriori bruniti che ne esaltano le forme. Tutti elementi che ci portano indietro nel tempo fino agli anni 80, quando calcavano le scene mostri sacri della storia dell’automobile come le Ferrari 288 GTO e F40. La linea di cintura viene così apparentemente abbassata, facendo sembrare l’auto ancora più filante e incollata a terra, e i montanti scuri sembrano quasi unirsi sottopelle al vano motore a vista e allo spoiler posteriore in fibra di carbonio.

Design unico

Come abbiamo già visto sulla Ferrari SP275 RW, l’ultima one-off della casa di Maranello prima della J50, l’aerodinamica gioca un ruolo fondamentale in tutto il processo di sviluppo estetico, e non solo, della vettura; i radiatori anteriori sono stati riposizionati rispetto alla vettura di serie, spostati più centralmente per creare una zona del cofano liscia e più bassa rispetto alle superfici alte e curve dei passaruota anteriori, il tutto per esaltare ancora di più il carattere sportivo e la pronunciata muscolatura dell’auto.

Le enormi prese d’aria in fibra di carbonio si sposano alla perfezione con i fari anteriori a LED, rastremati e a sviluppo orizzontale, mentre al posteriore si abbandonano i proiettori singoli a favore di quelli doppi, simili a quelli che troviamo sull’ultima GTC4Lusso, sovrastati dall’enorme ala in fibra. I cerchi a cinque razze da 20” sono un’esclusiva di questo modello.

Come da tradizione, il motore è posizionato centralmente per favorire una migliore distribuzione dei pesi e un ottimo bilanciamento alle alte velocità. Il propulsore è lo stesso della Ferrari 488 Spider, un V8 biturbo da 3.9 litri capace di erogare 690 cavalli a 8000 giri/min.