L'ingegnere Paolo Stanzani si è spento lo scorso 18 gennaio all'età di 80 anni. Nato a Bologna il 20 luglio 1936 si laureò in ingegneria meccanica con il massimo dei voti, e di lì a poco venne contattato e assunto da Ferruccio Lamborghini per essere di supporto all'ingegnere Gian Paolo Dallara.

Era considerato come uno dei "papà" delle Lamborghini in quanto, sotto l'egida di Dallara, operò sul perfezionamento del propulsore della 350 GT (progettato e sviluppato inizialmente da Giotto Bizzarrini). Un motore ostico e nervoso che Stanzani riuscì ad addomesticare rendendolo più gestibile e lineare.

Fu poi la volta della Miura, una delle più belle vetture di sempre. Ferruccio stesso l'ha sempre definita come "l'Italiana più sinuosa dopo Sophia Loren".

Nel 1967 divenne direttore generale del gruppo lamborghini dove, sotto la sua supervisione, nacquero vetture storiche tra le quali l'Urraco e la Countach. Il 1974 fu l'anno dell'addio alla "casa del toro", a causa di una profonda crisi economica che colpì la società automobilistica e tutto il mercato delle supersportive del periodo. Nel 1975 Stanzani abbandonò le automobili per iniziare la sua avventura in una società gestita dall'Eni, ma solo per un breve periodo, in quanto l'amore per le auto lo riportò alla ribalta all'inizio degli Anni '80, quando fondò la Tecnostile, una società di consulenza e studio di nuove tecnologie applicate ai motori.

Il 1991 segnò il ritorno nel campo motoristico vero e proprio ma non con la Lamborghini, bensì con un'azienda concorrente, la Bugatti, dove vide nascere la prestazionale EB 110, progetto che però non ebbe il dovuto successo e che portò Stanzani a dedicarsi alla Formula 1. Quest'esperienza, però, non fu molto soddisfacente e così, a malincuore, l'ingegnere decise di dedicarsi a tutt'altro.

Fondò così una società che si occupava della progettazione e gestione di impianti concernenti le energie rinnovabili.

Con Stanzani va via una parte importante della storia del "Made in Italy" ed in particolare della Lamborghini, con la quale ha condiviso i suoi successi e i suoi anni migliori.