Per milioni di automobilisti italiani si avvicina la scadenza del bollo auto, una tassa che generalmente incombe all'inizio del nuovo anno oppure, anche se con minore frequenza, nel periodo estivo. Nonostante si rincorrano da tempo le voci circa una sua possibile abolizione, l'imposta viene sempre confermata, andando a pesare in maniera importante sul budget familiare, in particolare sulle famiglie che presentano un reddito molto basso. Non tutti sanno che vi sono alcuni veicoli esenti dal pagamento, esenzioni che però variano da regione a regione.

Un'opportuna verifica è richiesta consultando il sito della propria regione in cui si è residenti, in modo da conoscere le eventuali norme previste per l'anno in corso.

Le esenzioni

A non pagare il bollo auto sono i possessori di veicoli elettrici, esenti dal pagamento per cinque anni. Essi rappresentano ancora la minoranza nel mercato automobilistico italiano, dove a farla da padrone sono i mezzi alimentati a benzina e a gasolio. Per via del loro costo e delle difficoltà attuali nel compiere un lungo tragitto, le auto con motore elettrico vengono spesso superate dalle tradizionali vetture, che garantiscono ancora oggi maggiore feeling al possessore di un'automobile.

La dispensa dal pagamento del bollo vale anche per i veicoli ibridi, quei mezzi che ad un'alimentazione a gasolio o a benzina affiancano un propulsore elettrico.

Le esenzioni non sono valide in tutte le regioni. La mappa stilata dal portale Quattroruote riporta la lista delle regioni italiane dove gli automobilisti in possesso di un mezzo ibrido non sono dovuti a pagare la tassa. Nell'ordine, da Nord a Sud: Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania e Puglia.

La legge 104

Un'ulteriore categoria di automobilisti esentata dal bollo auto nel 2018 è quella dei beneficiari della legge 104, vale a dire le persone disabili. E' necessario però sottolineare che anche in questo caso le regioni si comportano in maniera differente, senza però andare a precludere il diritto. Infine, non devono pagare l'imposta i possessori delle macchine storiche, quelle cioè immatricolate da più di 30 anni.

Per verificare il comportamento regione per regione, è bene ricordare che tutte le relative informazioni si trovano sul sito dell'Aci (Automobile Club d'Italia), nella sezione dedicata appositamente al calcolo e verifica del pagamento della tassa sulla propria vettura regolarmente immatricolata.