Sono Valerio Staffelli e la trasmissione di Canale 5 a portare galla una verità che potrebbe far storcere il naso a molti italiani. Pare infatti che gli automobilisti svizzeri possano guidare in Italia senza curarsi di evitare le violazioni del codice della strada poiché esisterebbe un vuoto normativo che permetterebbe di farla franca e dribblare la necessità di pagare le sanzioni pecuniarie.

Non è la prima volta che "Striscia la notizia' si occupa del comportamento dei cittadini elvetici su strade ed autostrade italiane. Già un anno fa, infatti, era stato evidenziato come le auto con targa svizzera non si facessero molti problemi a sfrecciare oltre i limiti di velocità sulle carreggiate del Bel Paese.

Bastava violare il confine affinché mutassero il loro comportamento. Pare infatti che nessuna norma, attualmente, consenta di obbligarli a saldare quelli che sono i loro debiti determinati dalle contravvenzioni subite.

In Svizzera non è prevista riscossione coattiva da parte italiana

Staffelli per vederci chiaro ha deciso, perciò, di ascoltare un parere attendibile come quello della Polizia Stradale. E la verità che viene a galla è piuttosto inquietante. "Se lui non paga - gli fanno sapere, con riferimento a qualsiasi automobilista svizzero - non c'è possibilità di fare riscossione coattiva in quel Paese".

Si tratta di un danno importante per il fisco italiano, considerato che in alcune aree è tutt'altro che raro trovarsi di fronte a svizzeri che si spostano in Italia.

Basti pensare, ad esempio, alla provincia di Como. dove ogni anno per i mancati pagamenti degli svizzeri si genera una mancata entrata per le casse pubbliche di circa trecentomila euro. A quel punto l'indagine si sposta sull’area C di Milano, dove sono collocati dei varchi a cui si può accedere unicamente acquistando un ticket.

A parti invertite scatta l'arresto

Le macchine con targa svizzera, però, oltrepassano il varco senza troppi problemi e le verifica di Striscia La Notizia ha permesso di accertare come praticamente nessuna di queste si preoccupi di provvedere al pagamento. In un caso addirittura è stato scoperto che una stessa auto ha avuto ben tredici ingressi scoperti.

Lo stesso vale anche per le aree dei parcheggi a pagamento o per le soste fuori da aree non idonee alle soste degli autoveicoli. Inevitabile chiedersi cosa accadrebbe a parti invertite. L'indagine di Striscia ha permesso di accertare come se un italiano non paga una multa in Svizzera, per lui, una volta rintracciato nel territorio elvetico, scatta subito l'ordine di arresto. La Polizia Locale di Milano, inoltre, ha permesso di quantificare in circa un milione e duecentocinquantamila euro, per il solo 2017, il mancato introito derivante dalle inadempienze svizzere. A loro il verbale viene notificato, ma in caso di mancato pagamento, fanno sapere dalla Polizia, non è possibile procedere in alcun modo. Per reperire il video è sufficiente accedere al sito ufficiale del programma.