La fusione del gruppo FCA con la francese PSA, potrebbe dare nuova vita ai numeri che un marchio come Alfa Romeo merita di avere, ma che rispetto alla diretta concorrenza premium ad oggi non ha. Nello scorso mese di luglio 2020 le perdite sono state superiori alla media nazionale: -20% innanzi alla media italiana che si è attestata attorno al -11%. La fusione completa dei due colossi italo-americano e francese, darà vita al gruppo Stellantis. La potenzialità di questo gruppo è enorme, talmente grande da poter insidiare a livello mondiale i numeri di vendita di Volkswagen e Toyota.
Una possibile rinascita
Competere con marchi come la casa automobilistica bavarese, BMW, la stella di Stoccarda, Mercedes o i quattro anelli di Ingolstadt di casa Audi, richiede essere costantemente all'avanguardia per ciò che concerne innovazione e sviluppo di nuove tecnologie. L'appartenenza ad un gruppo come Stellantis può senz'altro essere la via giusta per tornare ad imporsi nel mercato come una proposta premium alternativa ai blasoni tedeschi. E' probabile che alcuni modelli Alfa previsti nel 2023 possano anticipare (e non di poco) il loro arrivo sul mercato tra fine 2021 e 2022. L'amministratore delegato, numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, sembrerebbe voler dare nuova vita al marchio oltre che un ruolo più definito sul mercato automobilistico in virtù del fatto che Alfa è esattamente il marchio premium di cui il gruppo ha bisogno, dato che Maserati ha un ruolo diverso e DS è ancora troppo giovane per competere con la popolarità e la storia di un brand secolare come Alfa Romeo.
Quali sono i modelli in programma?
Il primo modello figlio della mega fusione firmata Stellantis potrebbe essere un B-Suv, l'Alfa Milano (o Brennero). Sarà la prima volta per il biscione in un segmento molto combattuto nel quale la fascia premium è pressoché dominata attualmente dalla presenza di Audi Q2. La Milano, è basata sulla piattaforma CMP di origine PSA e sarà la prima Alfa ad avere una propulsione completamente elettrica; ci saranno anche versioni ibride e benzina, ma niente diesel.
Il destino per gli attuali modelli della gamma è però ancora molto incerto: non si hanno certezze su quali modelli avranno un successore (se lo avranno), ma la tendenza è quella di procedere verso una gamma a 'ruote alte', almeno per ciò che riguarda le prime uscite.
Presentata al salone di Ginevra nel 2019 come 'concept car', l'Alfa Tonale è una delle piccole certezze di cui disponiamo; si parla della sua uscita sul mercato nel corso del prossimo anno.
La Tonale è un Suv di segmento C, probabilmente il segmento più combattuto, specie se ci riferiamo al settore premium. Questo modello dovrà fare la voce grossa per farsi notare in mezzo a dei veri e propri mostri sacri del segmento come BMW X1, Mercedes GLA, Audi Q3 e Jaguar E-Pace. Il design non dovrebbe differire grandemente dal concept di Ginevra, verrà solamente reso meno 'estremo'.
Quale futuro per Giulia e Giulietta e Stelvio?
L'ammiraglia berlina della casa di Arese, la Giulia, avrà la sua dose di elettrificazione nel 2021 con l'adozione di motori ibridi che andranno ad ampliare la gamma, rendendola decisamente più competitiva. Per ciò che concerne lei, questo è il programma più a lungo termine di cui si è a conoscenza.
Per ciò che concerne la Giulietta, il suo futuro è riposto - almeno in un primo momento - nelle ruote alte della Tonale. Non è quindi previsto al momento un modello nuovo della celebre segmento C che peraltro da sola ha sorretto sulle sue spalle la storia del marchio nei momenti più bui. Se ne andrà a testa altissima l'attuale Giulietta, con una storia di ben dieci anni ed un solo restyling. L'Alfa Romeo Stelvio, invece, sarà oggetto assieme alla Giulia nel 2021 di un corposo restyling che porterà nella propria gamma - analogamente alla berlina di casa - una dose di elettrificazione ibrida, allineandola completamente alla concorrenza più agguerrita come BMW X3, Audi Q5 e Mercedes GLC.