Buone notizie per chi ha contratto un mutuo a tasso variabile nel nostro Paese. L'euribor a 1 mese, collegato con le suddette tipologie di mutui, è sceso a 2 millesimi sotto lo zero. Il calcolo di una rata di un mutuo a tasso variabile si compone della somma tra una percentuale fissa lorda di guadagno delle banche chiamato gergalmente spread (da non confondersi con lo spread tra i titoli di stato delle nazioni) e l'andamento del tasso interbancario, che può essere costituito dall'euribor a 1 o a 3 mesi, quindi nel caso venisse preso in considerazione l'euribor a 1 mese il tasso annuo nominale è dato dallo spread meno 2 millesimi di punto.

Ma questa è la teoria, perché la realtà è influenzata dal contratto specifico che si è firmato con la banca presso cui si è contratto il mutuo. Se la banca non ha fissato un limite minimo per l'euribor al di sotto del quale non può scendere (e d'altronde non era immaginabile fino a poco tempo fa un tasso negativo), allora il calcolo si fa come accennato sopra.

Un serio problema si presenta invece per gli italiani che hanno contratto un mutuo a tasso variabile in franchi svizzeri ora che la Banca centrale elvetica ha deciso di lasciar fluttuare il franco svizzero dopo averlo vincolato all'euro per circa 3 anni al tasso di 1,2. Come sappiamo l'euro è crollato in poco tempo rispetto alla valuta elvetica che si è rivalutata scendendo ben sotto la parità, anche se questi mutuatari possono contare sulla discesa del libor, (il tasso interbancario svizzero equivalente dell'euribor), il cui tasso a 3 mesi è crollato fino a -0,66%, il quale come nel caso precedente va a sottrarsi allo spread stabilito dalle banche nel definire il tasso annuo nominale.

Anche in questa circostanza non sembrano esserci degli aggiornamenti nell'informativa delle banche italiane che ha segnalato questo calo clamoroso (persino più dell'euribor) su eventuali limiti previsti al ribasso del tasso annuale a dimostrazione che nessun istituto si aspettava tassi in negativo degli indici interbancari.

Questa situazione di favore per i mutuatari va tenuta comunque sotto controllo, perché per chi ha già attivato il mutuo anni fa potrebbe incorrere in un tentativo di cambiare i requisiti in corso d'opera da parte di quegli istituti che certo sono rimasti spiazzati dalla discesa degli indici in questi giorni e che potrebbero in questi giorni apporre clausole che tutelino i loro interessi (come ad es. la clausola che l'euribor e il libor non possono scendere ad un tasso al di sotto dello zero).