E' possibile stipulare in Italia un mutuo senza il notaio? Ebbene, fino a poco tempo fa il notaio era necessario, ora invece tutto potrà cambiare con il Ddl Concorrenza recentemente approvato dal Governo. In particolare, secondo quanto riportato dalla Federconsumatori, le stipule di mutui senza notaio saranno possibili per asset immobiliari ad uso non abitativo e comunque aventi un valore catastale sotto i 100 mila euro. Resta quindi tutto invariato per quel che riguarda le stipule di mutui sulle case ad uso abitativo, per i quali occorrerà sempre l'atto notarile, pur tuttavia il DDl Concorrenza rischia di mettere l'immobiliare italiano nelle mani delle banche e delle assicurazioni che potranno spartirsi il mercato a fronte di un allentamento delle tutele per i cittadini.

E' questa, in sintesi, la posizione della Federconsumatori che, pur non essendo stata morbida in passato nei confronti dei notai, stavolta è dalla loro parte. Non a caso, con un comunicato ufficiale, il Consiglio Nazionale del Notariato ha preso posizione in merito ai contenuti del Ddl Concorrenza per quel che riguarda proprio la possibilità di rimuovere per alcuni atti il controllo di legalità ad oggi affidato ai notai. Secondo il Notariato le nuove norme andranno maggiormente a penalizzare le fasce più deboli della popolazione per effetto di maggiori rischi a criminalità, abusi e frodi con conseguenti ricadute negative e danni non sono a livello economico, ma anche sociale. In questo modo, secondo il Notariato, 'i ricchi godranno delle garanzie, i poveri saranno a rischio'.

Questo perché fino ad oggi ogni atto notarile, dei ricchi come dei poveri, a tutela della garanzia del suo contenuto, e della sua conformità all'ordinamento, ribadisce altresì il Consiglio Nazionale dei Notai, è risultato essere sottoposto al controllo da parte del Ministero della Giustizia.

Pure la Federconsumatori in merito non ha nascosto le proprie perplessità sul fatto che con il Ddl Concorrenza le donazioni, le vendite ed i mutui potranno essere autenticati non solo dai notai, ma anche, con attribuzione di funzione pubblica, da ben 240 mila avvocati senza aver avuto accesso per acquisire il relativo titolo con un concorso pubblico.

In altre parole, sembra palese il fatto che con il Ddl Concorrenza da un lato si punti ad una maggiore semplificazione, ma dall'altro si rischia una deregolamentazione tale da abbassare e non innalzare le tutele a favore dei cittadini.