Una protesta, quella dei docenti costretti al trasferimento a centinaia di chilometri da casa, che sta assumendo, giorno dopo giorno, contorni sempre più marcati e decisi. In modo particolare, a Napoli, dopo il sit-in del 1° agosto scorso, organizzato da un gruppo di insegnanti davanti al provveditorato, oggi si è manifestato in piazza Plebiscito, davanti alla Prefettura.

Ultime news scuola, giovedì 4 luglio 2016: protesta docenti a Napoli, tafferugli con la Polizia

I docenti colpiti dai trasferimenti ordinati attraverso la procedura della mobilità si sono radunati per chiedere dei chiarimenti sui criteri che sono stati applicati dal Ministero dell'Istruzione: purtroppo, come riportato dal quotidiano 'Repubblica', ci sono stati attimi di tensione, visto che le forze dell'ordine, intervenute in loco, sono venute a contatto con alcuni manifestanti.

La situazione ha rischiato di degenerare: un'insegnante è caduta a terra ed altri docenti hanno denunciato interventi poco ortodossi da parte della Polizia.

Annamaria Palmieri, assessore alla Scuola del Comune di Napoli, ha cercato di spiegare quelli che sono i motivi della protesta degli insegnanti: 'Si tratta di lavoratori che chiedono semplicemente che venga fatto uso della logica, non vogliono il posto fisso sotto casa. Vogliono oltre modo che venga rispettata la loro carriera così come le loro competenze'.

Mobilità docenti ultime notizie: Capire e correggere immediatamente gli errori'

Gli insegnanti voglio trasparenza nelle procedure adottate anche perchè i casi che si sono verificati sono paradossali nonchè eclatanti come quelli di docenti con punteggi bassi assegnati a cattedre in sedi più vicine mentre i colleghi che possono vantare un maggior punteggio sono stati trasferiti ad ambiti territoriali del Nord.La vera Buona Scuola, ha affermato Annamaria Palmieri, si riesce a concretizzare solamente se si dà continuità e stabilità al corpo docente: se, al contrario, i professori vengono mandati a migliaia di chilometri di distanza dalla propria terra, tutto ciò non si può realizzare.

'Bisogna capire al più presto - conclude l'assessore - cosa non ha funzionato in questo meccanismo e soprattutto provvedere a correggere immediatamente gli errori, per il bene della scuola pubblica italiana ed in particolar modo dei nostri studenti che hanno bisogno di continuità didattica'.