Orrore ad Afragola (Napoli), dove sono stati ritrovati i resti di due persone scomparse lo scorso 31 gennaio 2017. I cadaveri sarebbero stati chiusi in sacchi di plastica e sotterrati. La scoperta è stata fatta in Contrada Ferrarese dopo una segnalazione. I corpi esanimi nei sacchi sono dei due pregiudicati Luigi Rusciano e Luigi Ferrara, rispettivamente di 53 e 43 anni. I due avevano fatto perdere le loro tracce alla fine di gennaio e, subito, era stata sporta una denuncia. Secondo le ultime informazioni, Ferrara e Rusciano erano dei boss del contrabbando di sostanze stupefacenti.
Corpi sotterrati vicino a un albero di mimose
Dopo qualche giorno dalla denuncia della loro scomparsa, sono stati ritrovati i cadaveri di Luigi Ferrara e Luigi Rusciano, entrambi con precedenti penali. Gli investigatori hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell'episodio. La Fiat Idea su cui viaggiavano i due uomini è stata rinvenuta dai carabinieri. All'interno del veicolo sono state trovate molte tracce di sangue. Non si esclude nessuna pista. I cadaveri di Ferrara e Rusciano sarebbero stati tagliati a metà ed occultati in sacchi di plastica; poi sotterrati nei pressi di un albero di mimose, il cui profumo ha parzialmente dissimulato il loro fetore. Una scoperta sconcertante, un'altra presunta 'lupara bianca' in Italia, ad Afragola, a due passi dalla stazione dell'Alta Velocità.
Non è escluso che nei sacchi di plastica ci sia una terza persona. Gli investigatori hanno dichiarato che i cadaveri sono stati sezionati all'altezza del bacino.
Rusciano era un sorvegliato speciale
Sulla misteriosa vicenda indaga la DIa. Niente è escluso ma l'ipotesi più accreditata, al momento, è quella della 'lupara bianca'.
I cadaveri sono stati ritrovati in una fossa profonda circa un metro, scavata in campagna, nei pressi di una discarica. Non è semplice arrivare in quella zona. Il 53enne Rusciano era un sorvegliato speciale sottoposto all'obbligo di soggiorno a Mugnano (Napoli). La Fiat Idea sporca di sangue era proprio di quest'ultimo. Sia Rusciano che Ferrara avevano fatto perdere le loro tracce improvvisamente. A denunciare la scomparsa del 43enne era stata la moglie, lo scorso 2 febbraio 2017.