Dalle pagine de "L'espresso" di Repubblica, Roberto Saviano, analizzando la sempre problematica condizione sociale e culturale della Napoli contemporanea, sospesa tra avanguardia artistica e persistenza di una cultura popolare che costituisce lo sfondo nel quale si muove, alimentando e perpetuando la camorra, traccia un parallelismo tra due realtà territoriali complicate come quella del quartiere Sanità e di Casoria, due realtà problematiche separate da pochi chilometri.
Arte e cultura come risorsa contro il degrado
Nel quartiere Sanità gli abitanti sono sempre desti per le guerre tra bande, i residenti si muovono sempre allertati, tale deterioramento culturale è possibile contrastarlo soltanto attraverso l'arte e la cultura, come avviene da anni a Casoria, dove l'artista e Direttore Antonio Manfredi opera.
Dieci minuti separano il centro storico di Napoli e Casoria, dove Roberto Saviano racconta d'essere stato lo scorso novembre. L'occasione è stata determinata dallo stesso Antonio Manfredi, direttore del CAM (Contemporary Art Museum of Casoria) il quale ha dedicato una sala allo stesso Saviano.
Un gesto non consueto quello di dedicare una sala di un Museo ad una persona viva, il gesto muoveva dalla volontà di attirare l’attenzione, soprattutto della politica amministrativa, quella che decide di fondi e finanziamenti.
Il gesto, simbolicamente forte, mirava a restituire a Casoria una normalità altrove scontata.
Il Museo ricavato nel sottoscala di una scuola media, resiste da 13 anni in una periferia dove l'arte, la cultura e la ricerca contemporanea non erano mai state, dove da tredici anni vivono in sincronia con la comunità ed il territorio, facendo di Casoria un importante polo artistico e culturale per la città di Napoli.
Basta questo a fare si che Comune e Regione sostengano simbolicamente tale spazio, luogo culturalmente centrale in una periferia senza di esso sempre marginale.
IL Cam chiuderà i battenti?
Saviano nota nel suo articolo come il Sindaco di Casoria presente all'inaugurazione della sala, promise il suo impegno a sostegno del Cam, promessa disattesa dal momento che nel programma biennale d'investimento in risorse artistiche e culturali il CAM non è menzionato.
Il CAM chiuso sarebbe una sconfitta per tutta la politica locale.
Saviano conclude il pezzo con una nota di melanconia: Quando dovessi scrivere di nuovo di camorra alla Sanità, sono certo che tornerà a essere una mia allucinazione".