La vittima dell'aggressione a San Giorgio a Cremano non riesce ancora a credere a ciò che è successo. Nonostante il racconto dettagliato e la sua testimonianza, i magistrati hanno rilasciato due dei tre uomini accusati di averla violentata nella Circumvesuviana.

Al dolore della violenza, si aggiunge anche la beffa della giustizia che sembra non arrivare. Eppure la ragazza non smette di credere nel lavoro delle autorità, anche se ora teme una ritorsione da parte dei suoi presunti carnefici.

L'arresto e la scarcerazione

La ragazza afferma che il ricordo della violenza è ancora forte dell'animo della giovane venticinquenne.

Un dolore che continuerà a tormentarla per molto tempo, a cui oggi si aggiunge quella che a tutti gli effetti sembra una presa in giro da parte la giustizia.

Infatti, due dei tre assalitori che l'avrebbero violentata all'interno dell'ascensore della stazione di San Giorgio a Cremano, sono stati scarcerati e sono tornati in libertà. Una scelta da parte dei magistrati che ha riaperto ancora di più quella ferita, soprattutto perché ora la ragazza teme una possibile vendetta.

Eppure, nonostante la scarcerazione, la giovane non si pente di averli denunciati. Lei, che armata di coraggio, si era recata subito in procura, raccontando quello che le avevano fatto. E così è stato in un primo momento, grazie anche alle prove che erano state raccolte dalle autorità.

Infatti, la polizia ha arrestato il gruppo per aggressione e stupro. Una scelta convalidata dal Giudice per le indagini preliminari, ma che il Riesame ha deciso di annullare.

Nonostante non siano ancora state note le motivazioni, secondo gli avvocati della vittima pare che i giudici abbiano ritenuto che non vi fossero gravi indizi di colpevolezza e soprattutto che la giovane fosse consenziente.

Da subito i legali della ragazza hanno presentato un ricorso, sostenendo l'indescrivibile crudeltà con cui il branco ha bloccato e violentato la giovane. Ma occorrerà aspettare il proseguimento delle indagini per arrivare a una svolta vera e propria.

Il coraggio della giovane

Oggi la ragazza sta lentamente cercando di riprendersi da quella violenza.

A farle forza ci sono la sua famiglia, gli avvocati e un gruppo di medici e psicologici che la segue passo dopo passo per aiutarla a andare oltre i fatti di quel giorno.

Inoltre, la giovane è intenzionata a aprire un'associazione che si batta per le donne maltrattate. Un modo aiutare altre vittime di violenza a riprendersi in mano la propria vita, proprio attraverso il percorso della ragazza stessa.