“Quando si vivono fasi di grande incertezza economica i consumatori cercano prezzi ridotti ed offerte più ampie: possono facilmente trovare l’uno e l’altro in rete”: a fornire un giudizio che sa di sentenza John Donahoe, presidente e ceo di “eBay”, che nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa tedesca Dpa (e trascritta da Repubblica.it) è stato chiamato ad analizzare lo stato di salute dell’e-commerce.
L’ammontare di transazioni on-line non accenna a diminuire ed il trend è destinato a durare anche in futuro, Donahoe non ha dubbi a riguardo: “L'e-commerce crescerà ancora, soprattutto in Europa; prevediamo infatti stime che oscillano tra il 10 e il 15% di incremento annuo per quel che concerne le transazioni on-line”.
“Alcuni paesi presentano stime più elevate” - ha proseguito il numero uno di “eBay” - “Il Regno Unito ad esempio è il paese con la crescita più forte, oscillante tra il 15 e il 20%. In Germania l'aumento si attesta al 15%, ma il trend è positivo anche in Spagna e in Italia, con tassi di crescita che vanno dal 10 al 15%”.
L’andamento dell’e-commerce appare dunque strutturalmente galoppante, e nonostante esistano realtà più solide e redditizie di altre, la congiuntura appare favorevole per la gran parte degli operatori: “E’ certamente vero che il tasso di espansione di ‘Amazon’ è più elevato di quello di ‘eBay’ ” - ha ammesso Donahoe - “ma la cosa non rappresenta un problema, dato che nel commercio elettronico non ci sarà mai un monopolista; ‘Amazon’ ed ‘eBay’ possono risultare entrambe vincitrici ed usufruire entrambe di questo stato di espansione, è questa la vera forza del settore ad oggi.
L’espansione di uno non pregiudica le possibilità di guadagno dell’altro”.
A certificare solidità e redditività di un macrocosmo che sembra non conoscere crisi, il recente inserimento di realtà differenti ed alternative, come quelle dei social network, all’interno del circuito attivato dall’e-commerce.