L'Italia è vittima di una profonda crisi economica e recessione, quessto fenomeno si è riversato prepotentemente anche nelle scelte elettorali.

I risultati politici delle elezioni 2013 sono l'emblema del sentimento  di smarrimento e confusione che stiamo attraversando. Ed è così che assistiamo alla trasformazione del voto di consenso in uno di dissenso.

Parliamo di dissenso perchè è lil Movimento 5 stelle il  vero vincitore. Un movimento che pone a fondamento della sua nascita la ferma convinzione di creare l'anti-politica, un unico grido liberatorio "BASTA!

ANDATE TUTTI A CASA".  Una programma senza veri e propri contenuti, ma con volontà di rinnovamento, cambiamento.

Non c'è da stupirsi se gli italiani, oberati da tasse e disccupazione, hanno scelt di dare fiducia a un comico inesperto. La  vera rivoluzione è avvenuta  all'interno  dei partiti consolidati. Il Partito Democratico e Il Popolo della Libertà.

Dopo una lunga legislatura e in un periodo così critico per l'Italia, il cambiamento è fisiologico. Ma cambiamento non è stato. Il contestato Popolo della Libertà c'è ancora, il popolo del "Bunga Bunga" resiste e continua a ricevere grandi consensi. E' così che, paradossalmente, il vincitore è in realtà il vero sconfitto.