Nella recita dell'Angelus di oggi, domenica 4 agosto 2013,Papa Francesco ha toccato vari punti. Prima di tutto haricordato la Giornata Mondiale della Gioventù e il fatto che domenica scorsa sitrovasse a Rio de Janeiro per la recita dell'Angelus. Il pontefice hasottolineato come la Giornata Mondiale della Gioventù non sia un qualcosa diisolato, una sorta di fuoco d'artificio, ma un cammino che dura dal 1985 suiniziativa da papa Giovanni Paolo II. Papa Francesco ha sottolineato che igiovani non seguono il Papa, ma Gesù e in questo cammino il Papa è la guida cheli accompagna.
Si è lasciato andare ai ricordi papa Francesco e haringraziato i brasiliani, affermando: "buona gente questa del Brasile".
Oggi, dopo un riferimento al Vangelo del giorno con un invito anon seguire la vanità delle cose, il Papa ha detto: "La vera ricchezza è l'amoredi Dio condiviso con i fratelli: chi ne fa l'esperienza non teme la morte". Poi è passato ai saluti e, notando che in piazza San Pietro c'eranomoltissimi giovani ha detto: "Ma qui sembra Rio de Janeiro".
Papa Francesco ha ricordato gli eventi liturgici dellasettimana: oggi è la memoria di san Giovanni Maria Vianney e il Papa hainvitato a pregare per i sacerdoti e i parroci, di cui san Giovanni MariaVianney è il patrono.
Ha rammentato, poi, che domani è la festa della SalusPopuli Romani, cioè della Madonna che è venerata nella Basilica di Santa MariaMaggiore. Ha detto il Papa che "noi romani" ricordiamo tale festa e, come feceil giorno della sua elezione, ha invitato i presenti a dire tutti insieme un'AveMaria che si è poi conclusa con un applauso.
Infine papa Francesco si èsoffermato sulla festa della Trasfigurazione che si celebra il 6 agosto e haricordato papa Paolo VI che proprio il 6 agosto del 1978 moriva.
Chi è san Giovanni Maria Vianney
Giovanni Maria Vianney nacque nel 1786 in Francia: è statoun sacerdote che per più di quarant'anni ha guidato in modo mirabile laparrocchia a lui affidata nel villaggio di Ars vicino a Belley in Francia, conl'assidua predicazione, la preghiera e una vita di penitenza.
Dal nome delvillaggio - Ars - è universalmente conosciuto come il curato d'Ars. Si dedicòall'evangelizzazione, attraverso l'esempio della sua bontà e carità. Morì nel1869. È stato dichiarato santo da papa Pio XI nel 1925 ed è considerato ilmodello perfetto per tutti i sacerdoti che lavorano nelle parrocchie.