Questa volta si può ben parlare di Giustizia a orologeria, perchè il Procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, prima di rendere noto il suo comunicato, ha fatto suonare una sveglia e alle 9,59 in punto ha emesso la notizia che Berlusconi era ancora indagato e oltre a lui, i suoi difensori Nicolò Ghedini e Piero Longo.

Oltre a loro, sono indagati anche la stessa Ruby e tutte le olgettine: in tutto, quarantacinque persone accusate di corruzione in atti giudiziari. Personaggi di spicco sono indagati come Carlo Rossella, l'ex dirittore di Panorama; alcuni politici come Maria Rosaria Rossi, Valentino Velentini e Licia Ronzulli.

Il padre di Ruby e il compagno della marocchina Luca Risso. Poi. alcune ragazze fra cui le gemelle De Vivo, Barbara Faggioli, Elisa Toti, Barbara Guerra, Iris Berardi, Michelle Conceicao e Marystelle Polanco. Inoltre, risulta fra gli indagati anche Giorgia Iafrate, la funzionaria della Questura che la sera del 28 Maggio 2010, ebbe a che fare direttamente con Ruby.

In pratica, Berlusconi avrebbe comprato le olgettine e parte degli indagati perché testimoniassero a suo favore.Atto dovuto, ha ribadito Bruti Liberati, che non chiederà il rito immediato. Evidente il disappunto di Forza Italia che ha commentato questa vicenda come fine delle Toghe Rosse per impedire al Cavaliere di prosceguire nel suo cammino politico, dopo il colloquio costruttivo con Matteo Renzi sulla Legge elettorale e sulle riforme.

Questa indagine ha origini dalla riunione ad Arcore del 15 gennaio 2011, quando i difensori del Cavaliere convocarono le olgettine per istruirle su cosa dovevano dire nelle loro deposizioni nell'imminente processo contro il Cavaliere. È mia convinzione che i Giudici faranno fatica ad arrivare alla verità con i pochi riscontri che hanno in mano, Ma, d'altronde, la guerra fra Berlusconi e la Giustizia è in atto e occorre portarla a termine.