Tutto spiegato e totalmente chiaritolo scandalo che si era creato intorno all'Expo di Milanodopo i numerosi arresti nell'ambito dell'inchiesta su appalti etangenti da parte della magistratura milanese. Davanti ai Gip diMilano, infatti, i due politici accusati di fare parte della presuntacupola che gestiva gli appalti della fiera universale hanno spiegatoche sì, i versamenti in denaro effettuati dall'imprenditoreMaltauro, anche lui tra gli arrestati, a loro vantaggio eranoreali, ma che non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi. Questo perchè secondo uno, Gianstefano Frigerio, ex Dc poi Fi, sitrattava unicamente di regalie, mentre per l'altro, il forzistaLuigi Grillo, quei soldi erano soltanto liberi sostegnielettorali.

E noi e la procura di Milano che, maliziosamente,avevamo temuto il peggio. Tipo che esistesse, dietro Expo, una vera epropria associazione criminale, formata tra gli altri anchedai due ex parlamentari, che gestiva gli appalti relativiall'esposizione del 2015.

Nella giornata di ieri,intanto, anche Angelo Paris, l'ex manager di Expo, ai suoitempi molto attivo in Tangentopoli,ha riferito qualcosa riguardo le gare d'appalto che ha candidamenteammesso di avere truccato, anche se non a fin di male, masbagliando, per ottenere vantaggi di carriera e protezionipolitiche. Sempre per sbaglio. Ad ogni modo è chiaro che cosìcambia tutto, e anche il nostro Paris può essere tranquillamenteperdonato e mandato a casa con due pacche sulla spalle e l'augurio dirivedersi in altre circostanze.

Anche se dato il personaggio, che diarresti ne sa qualcosa, pare dubbio che possa succedere.

Tuttavia, come riportaancora il "Fatto Quotidiano", nell'indagine èfinita anche gente totalmente innocente, illibata e che non c'entranulla con la storia. Come ad esempio il re delle coop rosse, exfunzionario del Pci, anche lui noto ai tempi di Tangentopoli, enon per essere stato un paladino della legalità, Primo Greganti,e l'ex senatore del Pdl Luigi Grillo, che vista laprovenienza politica difficilmente avrà difficoltà a fare la partedella vittima o del perseguitato dalla magistratura rossa, oragrillina.

Bisogna tenersi aggiornati.

Intanto però il Gip di MilanoFabio Antezza, nonostante l'innocenza palese degli indagati, orain arresto, non ha concesso nè al senatore Grillo, nè al collegaFrigerio gli arresti domiciliari, sottolineando come esistanoeccezionali esigenze cautelari, che tra l'altro non sono difficili daipotizzare quando ci si trova a che fare con dei recidivi diquesto calibro.

Nell'attesa dunque che la giustizia faccia il suocorso su questa vicenda, si può tirare un sospiro di sollievoapprendendo le spiegazioni di Frigerio, Grillo, Paris ecompagnia brutta. Per un attimo ci si era allarmati che ci fossequalcosa di marcio, quando invece è solo il classico malinteso. Unodei tanti casi di imprenditori amici di politici e moltogenerosi con essi. Insomma che male c'è a fare dei regali o asostenere una campagna elettorale?