Tante le tragedie, i drammi che la vita ci sbatte in faccia. Troppe. Si specula facilmente su tutto. Il cinismo è diffuso e tendiamo troppo a giudicare. Il caso della ragazza americana ventinovenne che ha scelto di morire anziché affrontare la malattia terminale è terribile, doloroso, e ci mette di fronte alla grande domanda. Che cosa è per me la vita? Infinite le risposte possibili... Si può amare la vita e volerla vivere follemente saltando da un giro in giostra ad un week end a sorpresa ed arrivare a sport estremi, così come annegare i propri problemi nell'alcool o nella droga.
Ad ognuno la piena libertà di scegliere.
Si può amare se stessi più di chiunque altro. Tutto è possibile. Si può amare le sfide ed affrontarle fino alle estreme conseguenze. Si può amare altre persone più di se stessi. Quanti gli esempi di persone coraggiose che per salvare un essere umano in pericolo perdono la vita? Quante madri antepongono la vita dei figli alla propria e quanti figli assistono i propri genitori fino alla morte naturale restituendo l'Amore che hanno ricevuto ed è stato insegnato loro a spargere in tutti i contesti della vita.....
Una malattia incurabile è una tragedia che colpisce il malato e tutti quelli che lo amano. E' devastante vivere il decadimento fisico, affrontare terapie prolungate ed estenuanti sapere e toccare con mano come tutto quello che piace, diverte, interessa non è più possibile farlo ed essere costretti a rinunciarvi giorno per giorno.
E' difficile, ci vuole tanto coraggio, tanta forza d'animo si ha bisogno di amare qualcuno più di se stessi..........Quando gradualmente si perde la possibilità di fare da soli i più banali gesti quotidiani e solo allora ci si accorge di quanto è bello poterli fare possiamo scegliere di guardarci intorno. Possiamo avere vicino qualcuno che amiamo e che ci ama, oppure possiamo essere soli.
Se si ha Fede si può offrire le proprie sofferenze a Dio per l'umanità e tutto il creato devastati da guerre, avidità umana parossistica e cataclismi collegati alle ere geologiche: il tempo dell'essere umano vive secondo un orologio biologico diverso da quello della terra. Si può scegliere anche la fuga ed aver bisogno di qualcuno che ti porga il veleno che ti uccide. Che dolore quando un essere umano decide di abbandonare e sceglie di morire. Coraggio o viltà? Chi siamo noi per giudicare? Quello che fa schifo è lo sfruttamento mediatico di una tragedia.