Il male dell’informazionee della Televisione èla ricerca dello sharead ogni costo, sacrificando anche l’ultimo barlume etico rimasto e il rispetto verso il nostro paese. Lavicenda Casamonica,balzata alle cronache,è solo l'ultimo dei casi.In breve: è stato celebrato il 20 agostoil funerale showche ha messo il sindaco di Roma Ignazio Marino e tutta l’Italia in ridicolo davanti alla platea internazionale. Le esequie svolte con una sfarzosa cerimonia comprensiva di una rolls royce, carrozza a sei cavalli ed un elicottero che ha sorvolato la capitale, seminando petali di rosa, "il Padrino" come colonna sonora e manifesti che inneggiano ad un "papa" che ha conquistatoRoma.
La stampa, facendo il suo mestiere, ha dato risalto alla notizia ottenendo l'attenzione dellarappresentanza politicae l'effetto boomerang per la reputazione Italiana all'estero. Una falla inaspettata, una beffa che si è consumata ai danni della nostra immagine nel mondo. Sarà importante d'ora in poi controllare la realizzazione di eventi in grande stile per personaggi particolari di qualsiasi tipo, sperando che si regolamenti meglio la materia.
Per laRaiinvece, sono arrivate severe critiche dal mondo politico per latrasmissione Porta a portache ha ospitato in diretta la figlia e il nipote del de cuius. Il motivo? Chiedere loro il perché di questo funerale in pompa magna. La presenza in studio non era necessaria, il modo di organizzarlo attiene ai propri gusti e intenti o ultimi desideri espressi, tutti leciti nella misura in cui concessi dalle istituzioni che vigilano.La trasmissione ha ottenuto il risultato di dare notorietà e deliziare chiunque abbia partecipato all'evento.
Non è mancata anche una replica come ciliegina finale.
Veneriamo il dio ascolto
Ormai è chiaro, la Rai insegue lo sharesenza esclusione di colpi. Nessuna censura naturalmente ma latrasmissionepoteva benissimo essere fatta con contributi registrati in esternoper la versioneCasamonica. Ottima se svolta unicamente nella ricerca di capire come si è arrivati a realizzare simile funerale senza alcun contrasto.
Il fine dichiarato èavere una grande platea efare ascolti,sottovalutando la portata di un certo tipo dicomunicazioni,specie per unservizio pubblico. I media dovrebbero astenersi dal celebrare trasmissioni in studio con ospitate non consone rendendo i protagonisti personaggi riconosciuti. Le inchieste chiariranno, ma sarà tardi per risolvere la figuraccia internazionale.
Interessati al pettegolezzo
La via è tracciata e si vede bene: possiamo facilmente renderci conto, che le notizie più lette sono quelle sul Gossip del tipo su Uomini e donne o sui personaggi più presenzialisti della televisione, sui loro litigi o amori, le notizie e commenti sugli attori del cinema. Ètriste sapere che in ogni giornale, nelle trasmissioni televisive e nei social, il maggiore interesse dei lettori e telespettatori sia solo per cosa fannoi vip.Questo è l'unicomondo dell'informazione frequentato dai giovanipurtroppo. Ci vorrebbe più impegno per cambiare questa realtà: sarebbe un dovere primario di chi gestiscel'informazionesforzarsi di invertire la deriva sociale, correggendo la direzione invece di inseguire la popolarità. Sarebbe necessaria una sorta di autoregola generale per contrastare questatendenza.