I risultati evidenziati dagli ultimi dati ISTA, devono essere di sprone al Governo per continuare sulla strada delle riforme. La politica, per accreditarsi una maggiore credibilità e visibilità, dovrebbe cominciare, sul serio, a riesaminare le spese dello Stato, eliminandone alcune, quelle non necessarie, e limandone altre, lasciando solo la parte necessaria. Soprattutto bisogna convincersi chelo Stato è come una famiglia che, sulla base delle entrate, deve programmare le spese, dando priorità a quelle più necessarie: pane, scuola, salute. E' noto a tutti che si tratta di un'operazione spinosa, molto ostacolata, ma il politico che si misurerà con questo grosso problema riceverà il riconoscimento e la ricompensa politica non solo dalla sua parte, ma anche e soprattutto dagli avversari.

Necessità di contenere la spesa pubblica

Da lustri si sono creati privilegi tra le pieghe dei bilanci che si sono susseguiti, a partire dal costo della politica stessa, che ci hanno portato dove siamo ora: indebitati e pesantemente. Mettere mano in questo settore sarebbe un'opera molto necessaria, apprezzate e qualificante. Il maggior partito italiano che supera il 45% circa degli aventi diritto al voto, quello dell'astensione, si ingrosserà ancora se non si riesce a mettere mani e risolvere i problemi urgenti. E' un partito silenzioso, ma ha le idee chiare ed osserva tutto.

Come dicevamo nel titolo di questo articolo, la legge di questo Governo detta Jobs Actcomincia a dare buoni risultati, portando la disoccupazione al di sotto del 12%, i posti di lavoro nell'anno a + 325000 ed un'aumento dell'occupazione a + 1,5%.

Gli inattivi rispetto all'anno precedente si riducono di 248000 col tasso di 35,6%. Unica nota dolente è l'aumento della disoccupazione giovanile che perde lo 0,3%, passando nell'anno da 40,4% al 40,7%. Ora tocca alla politica continuare sulla strada intrapresa, adottando tutti i correttivi necessari senza perdere di vista i suggerimenti nel corso di questo articolo, che hanno l'unico scopo di apportare un granellino per il risanamento di questo nostro Paese.