Uno scenario triste. È questo che viene mostrato nelpost sabato sera da coloro che partecipano alla pseudo Movida crotonese sul tratto dilungomare cittadino di Crotone dove un'alba spettacolare deve esserevissuta tra l'inciviltà di chi, solo qualche ora prima, passa il suo sabato sera tra birra, cocktail e fumo a scambiare effusioni più o meno celate con amici e conoscenti. Una serata di eccessi che rappresenta uno dei pochi svaghi per le piccole e nuove leve pitagoriche ma che lascia il territorio in condizioni deprecabili per le famiglie e per e chi alla domenica decide di passeggiare e svagarsi dopo una settimana di lavoro, portando del lavoro extra all'amministrazione costretta a rimediare all'inciviltà generale.

I fatti

A primo impatto ci si accorgerebbe in una domenica di inizio ottobre che Crotone può vantare un'alba mozzafiato malgrado nel resto del paese negli ultimi giorni siano presenti precipitazioni sparse econ il prospettarsi di un autunno caldo e piovosoanche nelle zone del centro e nord Italia. Una bellezza unicaalla quale la popolazione civile e responsabile è costretta ad assistere tra la spazzatura lasciata a volte anche dai propri figli poche ore prima. Una zona, forse una delle più belle della città, lasciata in mano a ragazzi che - visto lo scenario - ben poco amano la propria terra. A favore dell'amministrazione e dei commercianti del tratto va anche spezzata una lancia: su tutto il tratto sono ben presenti i cassonetti e cestini nei quali andrebbero gettati i resti delle consumazioni serali e notturne e che spesso alle prime luci del sole si presentano vuoti o almeno non del tutto pieni.

Tra i giovani - per fortuna non tutti -si è sparsa la moda deprecabile di lasciare tutto lì, dove si è passata qualche ora di svago con amici e conoscenti, perché nell'immaginario collettivo vive il pensiero del "tanto ormai cosi fanno tutti". A tal proposito nei mesi scorsi si erano gia spesi i commercianti del luogo che avevano fatto notare, a chi di dovere, come malgrado tutto fosse in regola e ben tenuto come in tutte le città del paese fosse comunque scarsa o inesistente l'attitudine dei ragazzi a rispettare il territorio circostante.

Il territorio

Una zona come quella del lungomare di Crotone andrebbe rivalutata in modo da sottolinearne la bellezza e la storia sia da parte delle istituzioni che in modo più o meno sufficiente svolgono da sempre questa opera sopratutto nel periodo estivo e sia dalla cittadinanza tutta chiamata a dare una mano per la promozione del proprio territorio.

Diversi concittadini alla domenica, trovatisi davanti tale scenario si dilettanoin opere last-minute di pulizia del tratto, gettando parte dell'immondizia lasciata in giro negli appositi contenitori, il resto, come spesso capita viene ripulito dalle squadre apposite inviate dall'ente comunale ma a volte, parte di essetende ad essere lanciato - sempre dai giovani che ne fanno consumo - nel tratto di spiaggia sottostante dove resta lì per giorni se non mesi nel periodo autunnale o invernale. In tale senso sarebbe utile anche per la cittadina pitagorica l'avvio dell'opera di raccolta differenziatadei rifiuti di cui si discute da anni ma che ancora, non ha visto la luce rispetto a quanto sta avvenendo da alcuni mesi nella provincia circostante.

Occorre quindi sensibilizzare maggiormente i giovani alla tutela del territorio, ad un maggiore amor proprio della terra madre e al rispetto delle poche ma fondamentali regole di buon senso, rispetto e vivere civile sopratutto nei confronti di una zona del territorio dalle quali potrebbe - se valorizzata in modo corretto - ripartire una parvenza di ripresa almeno estiva.