Dopo un lungo dibattito nel paese e in Parlamento, finalmente ha visto la luce l'approvazionedella leggesulle Unioni Civili (DDL Cirinnà). I voti favorevoli in Senato sono stati 173. I voti del gruppo Ala sono stati 18 e hanno consentito al Governo di ottenere la maggioranza assoluta. La legge è stataapprovata, modificata nella sua versione originaria e cioè decurtata della parte relativa alle adozioni e alla equiparazione delle stesse Unioni Civili al matrimonio. Dopo un accordo finale del Governo con gruppi esterni, è stata possibile l'approvazione del provvedimento con le modifiche dette.
Legge di civiltà
Diciamo subito che, a nostro avviso, non ha vinto nessuno, ma solo il buon senso. La politica ha messo in evidenza comunque i suoi lati deboli e lo stesso Governo è ricorso ad accordi 'sui generis' per ottenere la certezza dell'approvazione della legge stessa. Si tratta comunque di una legge di civiltà che ci qualifica in Europa e nel mondo. Il dibattito in Senato è stato molto vivace,specialmente da parte del M5S che ha sostenuto che il ricorso al canguro, richiesto dalla maggioranza PD e bocciato, era un forzatura democratica che non consentiva un vero dibattito sui vari emendamenti (dopo il ritiro di 4500 emendamenti da parte della Lega). Ha poi marcato lo stesso M5S di non averpresentato alcun emendamento, a dimostrazione di voler approvare la legge senza modifiche e velocemente e che i veri nemici della legge stessa erano annidati all'interno del PD.
Riferimento alla DC
Forza Italia, col sen. Palma, ha ricordato la DC di altri tempi,che non ha mai usato il voto di fiducia per l'approvazione di provvedimenti simili,come divorzio, aborto ecc, e forse neanche il canguro. Ha considerato l'approvazione della legge Cirinnà un 'vittoria di Pirro' perché la politica è retrocessa.
Più ottimistici i toni del sen. Zanda del partito di maggioranza relativa. Ha rivendicato l'impegno del PD di aver portato la legge in aula e il significato politico e civile del provvedimento. Ha elencato tutte la conquiste acquisite con la legge stessa, e ha preannunciato che le parti stralciate dal DDL Cirinnà sulle adozioni saranno oggetto di un nuovo testo di legge, da presentare prossimamente al Parlamento.