Il DDL Cirinnà continua a trovare difficoltà durante l'iter parlamentare. La legge in approvazione sulle Unioni Civili incontra ostacoli provenienti da quasi tutti i partiti politicipresenti in Parlamento. La stessa Monica Cirinnà è sconfortata per gli stravolgimenti a cui è o potrà essere sottoposta la legge stessa, fino al punto di aver dichiarato che toglierà la firma e si ritirerà dalla politica. Ha poi rettificato, con una dichiarazione successiva ai microfoni di Rai Tre, dicendo che resterà al suo posto perché è impegnata al servizio di una causa.
Determinata e battagliera, si è sempre battuta per i diritti civili ed è appassionata di politica, con esperienze in consiglio comunale di Roma per circa 20 anni, e dal 2013 è stata eletta al Senato della Repubblica.
Polemiche col M5S
La Cirinnà ha sposato la causa in modo molto rigido, senza pensare che esistono tante altre sensibilità diverse con le quali bisogna, per democrazia, confrontarsi, ed insieme trovare soluzioni. Molto polemica la stessa senatrice con il M5S che, come tutti gli altri partiti, ha lasciato ai suoi senatori la libertà di votare secondo coscienza. Tutto questo ha determinato una situazione molto precaria per l'approvazione della legge. Comunque, anche l'intesa col M5S non avrebbe garantito una sicurezza per l'approvazione, visto che le maggiori deficienze provengono dallo stesso PD.
I principali ostacoli all'approvazione
Sembra molto chiaro che quasi tutte le forze politiche siano concordi nel concedere i diritti civili. I punti di discordanza sono, da una parte, la equiparazione delle Unioni Civili al matrimonio, e dall'altra l'adozione del figlio del convivente. Sicuramente esisterà un punto di incontro che le parti, di comune accordo, dovranno trovare.
L'ostacolo maggiore arriva proprio dalla corrente cattolica del partito di Governo (PD), che è molto determinata sull'argomento e, pur riconoscendo giusti i diritti civili per le coppie omosessuali, di fatto non concorda sui due punti sopramenzionati (equiparazione e adozione). Si è venuta a creare una nuova situazione politica,che potrebbe avere ripercussioni su altritemi di prossima discussione quali,ad esempio, la trasformazione in Spa delle Banche di Credito Cooperativo.