La politica in questo ventennio quanto è cambiata? Durante la trasmissione Otto e Mezzo del 26 aprile 2016, Lilli Gruber chiede a Fabrizio Barca, importante esponente del Partito Democratico, chi voterebbe in caso di ballottaggio tra Raggi e Meloni nella sfida delle Elezioni Comunali di Roma. Lui leggermente imbarazzato risponde che in una battuta di qualche giorno prima ha risposto che voterebbe la Meloni. La sua motivazione, molto somigliante ad un’arrampicata sugli specchi quando sono ben lucidi, è che è molto meglio votare il certo (Meloni) invece che l’ignoto (Raggi).

Nulla togliendo alla professionalità politica della Meloni la domanda che nasce spontanea è: ‘’Come fa un politico del Partito Democratico a votare una candidata rappresentante del centro destra?‘’. Quindi c’è da credere che gli elettori del Pd in caso di ballottaggio voteranno a destra?

I partiti ieri e oggi

Una volta i partiti erano i custodi di ideologie, i custodi dei sogni e delle speranze dei cittadini di sinistra e di destra. Oggi sembrano delle lobby. Hanno perso quel tratto distintivo di una volta e tutto sommato danno l’impressione di voler semplicemente far quadrare la mappa degli interessi comuni di destra e di sinistra. Mai si sarebbe pensato che un uomo di sinistra (uso i termini ‘destra’ e ‘sinistra’ per semplificare, ndr) in TV dicesse una cosa del genere.

Meglio votare a destra piuttosto che il M5S? Sembra quasi un'eresia.

Probabilmentei tanti elettori di sinistra in caso di ballottaggio sarebbero naturalmente propensi a votare la Raggi per il semplice fatto che mai voterebbero la rappresentante della forza politica opposta, antitesi della loro. E’ un po’ come chiedere ad un vegano di mangiare una gallina al posto dell’uovo.

Per lui sarà sempre uno strazio, ma credo che mangerebbe l’uovo (il male minore), di certo non la gallina.

L’idea che i partiti siano sempre più lontani dall’ideologia sta prendendo sempre più forma. I cittadini saranno sempre più confusi e il timore che la disaffezione nei confronti della politica si trasformi in assenza di pensiero critico è sempre più grande.

E' proprio vero. La politica intesa come ideologia non esiste più, o almeno ve n'è poca traccia.Escludendo, forse, le piccole realtà locali motivate da vere passioni di rinascita cittadina, sarebbeda rivedere tutta. C’è ancora posto nella politica di oggi per idealisti-sognatori? Forse non più. Forse è iniziato un nuovo corso.