Ricordo ancora quando da ragazzina ascoltavo certi discorsi politici improntati sui diritti dei lavoratori, sull’eguaglianza sociale e sull’unità popolare. Bei discorsi. Li trovavo equi e giusti. Quel tempo non c’è più. Passato, svanito, evaporato. Della serie ‘tutto scorre’. E dobbiamo prenderne atto, inutile aggrapparsi a qualcosa che è incontrovertibilmente morto. Oggi, quando si parla di politica si parla di soldi, di economia globale e di banche. Welfare? Sostenibilità? Energie alternative? Che sono? Concetti di secondo piano. La politica oggi è un'altra cosa.

E’ palesemente evidente che la [pseudo] politica dei giorni nostri è serva della grande Finanza e chi la osteggia deve essere abbattuto o quantomeno affiliato al dictat imperante. L’impressione è che gli onesti 'politici' quando giungono al cospetto del primo potere devono, per forza di cose, scegliere. O si ritirano o accettano di aderire ad un certo modus operandi impartito dall’alto. Un po’ come firmare e accettare le condizioni d’uso. Ritengo che ogni persona possegga un’idea politica. Se non ce l’ha è perché non pensa. Personalmente mi sono sempre schierata a sinistra ma solo per affinità d’intelletto. In realtà mi ritrovo su alcuni aspetti del pensiero anarchico, socialista, radicale, liberale.

Sono un’accozzata, direbbe qualcuno. (felice d’esserlo, ndr). E comunque controcorrente.

M5S, contenitore di una fiera accozzaglia?

Ed è per questo che ho individuato nel Movimento Cinque Stelle un’entità a me simile. Come milioni di cittadini non mi sono più riconosciuta nella politica attuale. E il M5S rappresenta a mio vedere un super megafono della gente come me.

Gente sfiduciata e stanca dei figuri al governo a cui importa esclusivamente il proprio tornaconto personale. Ed è per coerenza che non mi unirò al gruppo dei lapidatori della Raggi che allo stato attuale si sta scontrando coi primi poteri forti di cui accennavo sopra. Una donna che certamente ha peccato di inesperienza ma non di malafede.

In questo momento la immagino al cospetto del Filtro Purgante che le sta chiedendo di adeguarsi o di abbandonare per fare spazio ai tanti altri farisei (verba generalia non sunt impiccicatoria) iscritti a ricoprire quel posto di Sindaco. Al Filtro Purgante non importa chi è Virginia Raggi. Dinnanzi a Lui potrebbero esserci gli esilaranti Fantozzi o Checco Zalone piuttosto che l'illustre Zichichi. Acuto, intelligente, colto o no, l’importante è che si adegui. Chi comanda è la finanza e la politica non può far altro che inchinarsi al suo dictat.

L'accanimento su Virginia Raggi

Per questo preferisco la pentastellata ai tanti politici esperti di palazzo. Va controcorrente e si sta opponendo come solo un essere libero potrebbe fare.

Tutto l’accanimento che c’è su di lei è testimonianza che è in piena lotta. L’attenzione mediatica è spostata tutta su di lei a discapito di altre situazione molto più gravi (vedi Sala/Expo a Milano), un linciaggio vero e proprio come non si era mai visto, vergognoso e degno del peggior Regime. Ha una visione diversa, la Raggi. Una visione che cozza terribilmente con i progetti disegnati dai Vertici. Purtroppo penso che senza l’aiuto di cittadini altrettanto liberi e senza l’appoggio del suo Movimento,il quale a mio avviso dovrebbe darsi una regolata nella gestione interna e blaterare meno, la Sindaca di Roma potrà fare ben poco. E rimarrà una coraggiosa visionaria. Ma la preferisco comunque.