Da quando mi occupo della questione dei docenti precari abilitati della II fascia delle Graduatorie di Istituto ne ho viste e lette di tutti colori. Lo scenario che mi si è presentato davanti, quando ho approcciato per la prima volta alla problematica della mancata stabilizzazione, potrei equipararlo a quello di un terremoto che lascia macerie e vittime ovunque, con i soccorritori che lottano anche contro il maltempo per salvare quante più vite umane possibile. E calandomi nello specifico di tutte le categorie coinvolte, Tfa, Pas, Sfp, Diplomati Magistrali, Itp, educatori musicali e neo laureati alle prese con la ricerca del primo contratto di supplenza, provavo ogni volta dentro di me un misto di sensazioni che è difficile trasmettere.
L'unico denominatore comune che trovo è la rabbia. I docenti abilitati precari sfruttati e insultati da un ministro che si è permesso di definire squadristi un esercito di professionisti dell'insegnamento!
Docenti tappabuchi
Guardando alle recenti sentenze del Tar che smentiscono il ministro dell'istruzione, sul contenuto delle quali personalmente non mi ero fatto soverchie illusioni, appare chiaro ed evidente a tutti che abilitarsi non è servito a niente, in barba persino all'art.33 della Costituzione in base al quale conseguire una abilitazione da diritto all'esercizio alla professione. Ovunque è così, tranne che nella Scuola dove per passare di ruolo bisogna sostenere un concorso. Ed in barba anche all'eccezione dell'art.
97 che esclude i casi previsti dalle legge. In nome del Dio Bilancio di Stato si calpesta persino la sentenza del 26 novembre 2014 approvando una legge cervellotica che oltre a tutto peggiora i conti dello Stato. Qualcuno ha parlato di sanatoria riferendosi ai Pas, interpretando molto probabilmente quanto decretato dal Miur circa il fatto di integrare quanto disposto dal primo decreto del 2010 che istituì i percorsi abilitanti formativi.
Mi permetterete di osservare che sanatoria sarà semmai quando si accetterà un piano di transizione che immetta tutti gli abilitati in ruolo, definendo criteri obiettivi e logici, in un arco temporale sufficientemente lungo per esaurire le graduatorie di istituto.
Tutele per tutti gli abilitati
Calarsi nei panni di un “tieffino” che ha dovuto superare un prova in più (la famosa preselettiva) e comprenderne l'irritazioneè stato un tutt'uno, tanto per usare una espressione cara a Salvatore Quasimodo.Spendere 2500/3000 euro e continuare a trovarsi ai margini di un contratto a tempo indeterminato scoprendo che da semplice non abilitato avrei potuto sostenere un concorso non è affatto piacevole.
Inoltre, alcuni dei profili di impugnabilità dei tre bandi di concorsovertono su diverse pronunce dei tribunali, in accoglimento di diversi ricorsi presentati dai docenti abilitati, per i quali ne veniva disposta l'immissione in Gae. Alla luce del fatto che identiche discriminazioni sono state condotte dal Miur ai danni dei laureati in Sfp vo, dei Pas e dei diplomati magistrali, è possibile sicuramente affermare che ci troviamo di fronte ad un esercito di circa 160.000 docenti inseriti nella II fascia delle Graduatorie di Istituto nei confronti dei quali occorre mostrare rispetto per aver tenuto in piedi la scuola italiana per lunghi anni. Serve una fase di transizione che immetta in ruolo tutta la II fascia delle Graduatorie di Istituto, altro che concorso!