L'Unione Europea per molti cittadini è diventata più un incubo che una speranza. Sanzioni economiche, punizioni, militarizzazione, abolizione di molti diritti civili: questo è il quadro attuale della situazione in Europa. Un gruppo di tecnocrati in rappresentanza di ventotto paesi, forse nemmeno adatti al loro ruolo istituzionale, stanno decidendo il futuro del continente in stanze segrete e con la regia degli Stati Uniti. La popolazione europea non viene informata adeguatamente, soprattutto sui rischi del famigerato TTIP (Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti), accordo che Barak Obama vuole ratificare al più presto con i paesi dell'UE.

TTIP e TISA, trattati che uccidono la democrazia

Sia il TTIP che il meno conosciuto TISA (Trade in Services Agreement), sono accordi che se ratificati dall'Unione Europea e dagli altri membri dell'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio), sarebbero una catastrofe per milioni di persone. Da quel poco che si sa, essendo i negoziati segreti, le regole vengono imposte dal governo statunitense. Sono trattati che favoriscono la liberalizzazione selvaggia delle merci senza controllo, e per quanto riguarda il TISA l'obiettivo è privatizzare tutti i servizi pubblici e sociali, per la gioia delle multinazionali americane che avrebbero totale campo libero. L'aspetto più importante è che il TTIP darebbe alle aziende la libertà di citare in giudizio i governi se varassero leggi contro i loro interessi.

Questo significa che le multinazionali sarebbero al di sopra dei tribunali, la sovranità passerebbe nelle mani dell'impero aziendale americano.

Quali speranze?

Nonostante i negoziati per il TTIP siano in corso, per essere valido il trattato deve essere approvato all'unanimità da tutti i 28 paesi dell'UE. Dalle ultime dichiarazioni del candidato alla presidenza austriaca Hofer si evince che, in caso di vittoria al prossimo ballottaggio, il suo paese non firmerà l'accordo.

Alla luce di questi importanti accordi futuri, l'amministrazione Obama è assolutamente contraria all'uscita dall'UE di Grecia e Regno Unito, e preme in tal senso. Ogni paese europeo con un poco di buon senso, allo stato attuale delle cose, dovrebbe voler riconquistare la propria sovranità economica e politica e slegarsi completamente dai giochi diabolici del governo statunitense e delle sue multinazionali.