Chi avrebbe immaginato il referendum britannico solo un scherzo creato da alcuni politici ultra-nazionalisti si è sbagliato ancora una volta perché la democrazia e il voto popolare in UK conta come forse in nessun altro paese democratico. È una risposta guidata forse dall'istinto, condizionata dal malumore britannico sull'operato dell'Unione Europea dei ultimi 5 anni. Una UE assente per i popoli ma piena di cavilli burocratici e insidie sui trattati, una UE schiava dalla demagogia tedesca che forse è l’unica nazione a trarre veri vantaggi da questa unione.
Una risposta britannica forte anche se il sondaggio non è stato vinto con grande maggioranza, l’orgoglio britannico ha vinto ancora una volta e ha risposto no ad unaEuropa creata dopo il modello tedesco che rende tutti gli altri paesi schiavi delle politiche assurde e senza orizzonte di questa Europa che sta per scoppiare.
Un grande impulso alla Brexit l’ha dato anche la politica miope della cancelliera tedesca sulle ondate migratorie, viste come un’opportunità dalla industria tedesca per una manodopera a basso costo e abbondante ma che praticamente ha creato ancora più paura tra i popoli e insicurezza generale all'interno della UE. Questa UE non piace più ai britannici e probabilmente presto anche altre nazioni faranno la mossa per uscire dicendo no a questo modello che porta il vecchio continente alla deriva e alla fine ad un grosso indebolimento.
Il futuro britannico incerto
Per UK si aspettano grande sfide, oltre all’uscita dalle UE c’è da gestire l’eventuale uscita di altri stati dal Regno Unito, con la Scozia in testa, seguita dall'Irlanda del Nord. I britannici sono pronti a queste sfide, a dire il vero la loro presenza in UE è stata sempre condizionata dei trattati più favorevoli per loro, concessioni che per i britannici erano scontate.
La loro moneta è forte e le riserve del tesoro britannico posso affrontare bene questa tempesta, i mercati finanziari possono sembrare sorpresi ma nella City si sono stati creati scenari per questo Brexit. Adesso più che mai conterrà la fratellanza storica con l’economia americana in grado di aiutare a lungo termine il partner e l’amico del vecchio continente.
Il voto dei britannici è stato come una doccia fredda per questa UE che ha perso il senso di marcia ed è riuscita a scontentare tutti, adesso si farà una grande fatica spiegare a quelli che sono rimasti dentro per quale motivo devono continuare a rimanere in una UE divisa e sconcertata, fragile e senza personalità, con i popoli costretti a sopportate le scelte miopi fatte dai burocrati di Bruxelles.