L’attesa è finita e per i paesi confinanti con la Russia, si può tirare finalmente un sospiro di sollievo, non ci sono più le debolezze che hanno marcato per decenni i paesi dell’est, che hanno fatto di questi paesi un terreno fertile per l’espansione russa e per l’influenza economica e politica dopo la seconda guerra mondiale. A Deveselu la NATO ha installato un sistema di difesa d’avanguardia, Aegis Ashore, in grado di coprire un'area importante dell’est Europa e praticamente mettendo al sicuro i paesi dell'est, consolidando il fronte orientale dell’alleanza.

Probabilmente la nascita di questo scudo missilistico era prevista anche in assenza di conflitti che ultimamente si sono sviluppati nelle immediate vicinanze del Europa, con l’Ucraina praticamente sotto assedio ai suoi confini, da parte del suo prepotente vicino. La realizzazione è stata accelerata e in concomitanza anche in Polonia nel 2018 nascerà una base simile, in grado de gestire la stessa tipologia di difesa.

La NATO e SUA in particolare hanno apprezzato moltissimo la professionalità e le competenze dei loro partner romeni, nelle numerose operazioni militari svolte in Afghanistan, Iraq, Ex-Jugoslavia e altre missioni che hanno fornito sufficienti garanzie per poter pensare che la Romania e la Polonia possono diventare alleati strategici per la NATO al confine dell'Europa.

Questa collaborazione si svolge adesso al livello più alto, con una base moderna e complessa, composta da 44 missili balistici con un raggio medio di 600 km, che fa parte di una architettura militare complessa integrata con il sistema navale NATO del Mar Nero, con la base radar della Turchia e con le navi NATO nel Mediterraneo.

Molte delle decisioni organizzative di questa base sono affidate ai partner romeni, gli americani hanno il ruolo operazionale e strategico del sistema missilistico.

Una difesa solida per i paesi dell’est che non può piacere alla Russia

La Russia adesso deve decidere le risposte future a questa presenza strategica della NATO, la voce che si fa sentire in questi giorni e molto debole e senza argomenti, ma come sappiamo la Russia prepara con largo anticipo le sue mosse strategiche.

Le relazioni con alleanza NATO si sono deteriorate dall'inizio del conflitto con l’Ucraina e a seguito degli interventi russi in Siria. La risposta della NATO è arrivata nel momento giusto e anche le sanzioni dell’Europa probabilmente riusciranno a convincere la Russia che l’unica soluzione è il dialogo. Il pericolo comunque permane con una Europa debole e in crisi che cerca di tenere l’unità di fronte alle prossime sfide.