Siamo arrivati a un'altra tornata elettorale (modalità seggi) e, come sempre, assistiamo alla solita liturgia politica dove tutti i partiti vincono e nessuno perde. Viene da chiedersi se il risultato di Roma, dove il Movimento 5 stelle conquista ampiamente il ballottaggio, sia dovuto più al merito di questo movimento o non sia conseguenza della stanchezza e disaffezione oramai cronica che gli elettori hanno verso i tradizionali partiti sempre immersi in una sorte di "mondo parallelo" e di conseguenza sempre più lontani dalla vita reale e dalla situazione economico-sociale nel quale vivono gli italiani.Quello che sentiamo dire dai partiti e movimenti ora all'opposizione, è un continuo riferimento al "cambiamento" che avverrà con il loro passaggio al governo.

Lo sentiamo da anni ma anche quando il cambiamento del partito o dei partiti di governo avviene, l'unica cosa che non sembra cambiare è la situazione del normale cittadino.

Ecco quindi che alla chiusura dei seggi e dopo i primi risultati assistiamo ai proclami di vittoria e cambiamento: il segretario dellaLega dice a radio Padania: " Renzi esce stra-indebolito dal voto, adesso vinciamo i ballottaggi, poi parte la battaglia per il referendum per cacciare Renzi". Ma i partiti politici la risposta è sicuramente si se lo chiediamo a un cittadino qualsiasi che sia equidistante in politica dubito che la risposta sia la stessa.

Per il M5s "è un risultato storico" e ora "cambiamo tutto" si legge nel blog di Beppe Grillo.

Gli elettori per il momento danno credito a questo Movimento che sta crescendo pur fra qualche incertezza nel cammino. Cosa riserverà il futuro non è dato sapere.Il PD sembra invece accusare il colpo e Renzi in conferenza stampa dice che " Non è una débacle ma non ci basta perché vogliamo di più, Il Pd ha problemi che deve affrontare e ci impegneremo per affrontarli".

Attendiamo che dalle parole si passi ai fatti.

Non ci resta che aspettare a fine giugno, dopo i ballottaggi, dopo qualche giorno di "indigestione elettorale" e a risultati acquisiti, per vedere se il "fiume" della politica ritornerà nei consueti argini o saprà tracciare un nuovo percorso.Per il momento e sommessamente, noi cittadini che da anni assistiamo a questa liturgia ci chiediamo: ma riusciremo un giorno a vedere trasformati in realtà questi annunci di cambiamento?