Il primo turno delle elezioni amministrative del 12/06/2016 ha registrato in Italia, con chiarezza, il rapporto di forza tra i partiti: punto di partenza per fare valutazioni sullo stato di salute della nostra politica. I successivi ballottaggi sono frutto di minestroni politici, che non possono essere presi a riferimento, per valutazioni o quanto altro. La situazione è quindi molto chiara: ha vinto il M5S ed in particolare sul Pd, partito di maggioranza relativa. Cerchiamo di capire gli errori commessi dalle varie forze in gara, e le relative conseguenze.

Decisiva la propaganda politica

Diciamo subito che vi sono molti modi per attaccare l'avversario politico. Il più classico è quello di controbattere il progetto politico proposto, con argomentazioni valide, a dimostrare agli elettori le manchevolezze dell'avversario, per poter realizzare il programma promesso. Un altro modo, poco incisivo, è quello di criticare in modo generico tutte le promesse dell'avversario, senza però indicare concretamente la soluzione giusta, ed infine, le critiche che lavorano per il criticato, quando i rilievi sollevati sono banali, e si chiacchiera solo per dire qualcosa. Difatti le critiche rivolte alla candidata romana, avv. Virginia Raggi, hanno prodotto come conseguenza un aumento di voti a favore della stessa.

Un po' di rispetto in più per gli elettori

La politica, molto spesso, ignora che gli elettori siano in grado di intendere e di volere, e si tenta, con propaganda inappropriata, di inculcare idee artificiose. Quelle critiche lavorano al contrario, e difatti, molti voti arrivano proprio dalla propaganda sbagliata dell'avversario.

Altra cosa che infastidisce l'elettore è questo accanimento dei partiti di attribuirsi risultati,con un metro populista, che non risponde alla verità. Nessuno ha il coraggio di dire che ha perso: sarebbe un messaggio di chiarezza. Inutile dire che è mancata una vera strategia, in gran parte dei partiti, con la sola eccezione di quella di Grillo: 'Passo di lato', uomini nuovi e 'programma serio', alla base di tutto. Lo stesso Grillo ha capito quello di cui ha bisogno il nostro paese: senso pratico, come in una normale famiglia, eliminando sprechi e malversazioni.