Immagini molto forti per sostenere il vaccino contro la meningite. La fotografa australiana Anne Geddes, famosa per i suoi soggetti infantili fiabeschi, ha realizzato degli scatti per sensibilizzare i genitori a vaccinare i propri figli. Una serie di foto che ritraggono atleti delle paraolimpiadi, e non solo, senza protesi. La campagna pubblicitaria, lanciata da Gsk, “Win for meningitis” non sta passando sicuramente inosservata ed è destinata a far discutere.

C'è anche Beatrice Vio

Tra gli scatti, anche l’italiana Beatrice Vio, neocampionessa paraolimpica di fioretto.

L’atleta di Venezia è ritratta seduta, senza protesi, con in braccio un bambino. La Bio è stata colpita dalla meningite nel 2008 e subì l’amputazione di gambe e avambracci. Di sicuro, questa campagna pubblicitaria saprà accendere i riflettori sulla meningite e le sue conseguenze, ma anche e soprattutto sull’utilità di sottoporsi a vaccinazione. Resta il fatto che, come per ogni campagna pubblicitaria choc, saranno inevitabili le perplessità, le discussioni e anche le polemiche sulla scelta di puntare su immagini molto forti per sostenere una giusta causa.

C'è chi non è d'accordo

Vi è da ricordare, però, che c’è anche chi sostiene l’estrema pericolosità delle vaccinazioni anche se in una percentuale marginale, ma non nulla.

E non stiamo parlando di un numero limitato di persone, ma al contrario di una bella fetta di genitori. Insomma, un tema delicato quello delle vaccinazioni che non può e non deve limitarsi a campagne pubblicitarie più o meno condivisibili. Oggi, a fare notizia è questa iniziativa perché decisamente forte e d’impatto, ma quello che conta in realtà è lasciare la piena libertà di scelta ai genitori, che dovrebbero vagliare le opzioni nell’unico interesse dei loro figli.

La campagna pubblicitaria giustamente cerca di far riflettere sulle possibili conseguenze della mancata vaccinazione. Un punto di vista che è giusto rispettare e tenere seriamente in considerazione quando si è chiamati a decidere se vaccinare o meno il proprio figlio.