I motivi dell'impegno per il NO di Forza Italia, al prossimo Referendum, vengono spiegati direttamente dal presidente Berlusconi. A suo dire, con la nuova Riforma costituzionale, a cui il suo partito ha contribuito in passato col patto del Nazareno, vi è un aumento di potere per il Premier, e si riducono gli spazi per la democrazia. Per la verità, Forza Italia ci ha abituati a repentini cambi di umore, e tutte le volte si fa fatica a credere nei loro mutevoli progetti politici. L'elettorato è disorientato e tutto fa presagire un abbandono graduale del partito stesso.
I linguaggi, all'interno, sono diversi, e ciascuno dice la sua. Il tentativo del nuovo leader designato del centrodestra, Stefano Parisi, non ha suscitato entusiasmo tra gli elettori, anche se tutti ne lodano le qualità personali.
Nuovi protagonisti sulla scena del centrodestra
La sua azione infatti si è affievolita, anche per i contrasti che ha suscitato tra la vecchia guardia del partito stesso, A nostro avviso, la ricomposizione del centrodestra è impresa impossibile, se non contraddittoria con effetti negativi. Unica possibilità è quella di una coalizione con Lega e Fratelli d'Italia, ma a nuove condizioni, visto che i due partiti citati si sono irrobustiti, ed è giusto riconoscere loro condizioni diverse rispetto al passato.
Berlusconi si è dilungato a spiegare la sua idea di Riforma costituzionale, a partire dalla elezione diretta del Presidente della Repubblica e fino al dimezzamento del numero dei parlamentari, al vincolo di mandato e cosi via.
Critiche al Governo
Ha poi spiegato che il suo partito ha abbandonato la collaborazione col PD, quando si è reso conto che la maggioranza non perseguiva fini di cambiamento, ma solo quelli di "assicurarsi il potere senza il consenso degli italiani".
Ha poi attaccato la politica del M5S definendolo non in grado di amministrare.
E' opportuno ricordare, a questo punto, che il M5S, con il solo risparmio degli stipendi dei suoi deputati, ha dato la possibilità di aiutare 100 piccole imprese, oltre altre iniziative meritevoli. Infine, ritiene Berlusconi che una vittoria del NO possa dare spazio per lavorare ad una nuova riforma, e si augura che il Presidente del Consiglio tragga le conseguenze del fallimento della sua politica.