Alle 22:29 del 25 novembre 2016 si è spento Fidel Castro, un giornalista, un avvocato, un politico e un autorevole e carismatico comandante di Stato. Ha governato cuba per 49 anni, rovesciando il dittatore Batista il 26 luglio del 1959. Ha voluto rovesciare un dittatore oppressivo e corrotto sostituendolo con un regime militare oligarchico che detiene nelle sue mani l'intera economia cubana. Nel 1960 iniziarono le grandi migrazioni da Cuba agli Usa e con meno richiesta in Europa. Molti di coloro che migrarono in questi nuovi Paesi erano per la maggior parte oppositori del regime castrista che identificavano in Castro un oppressore che utilizzò metodi coercitivi e repressivi per ottenere consenso da parte delle masse.

La meta più semplice e vicina da raggiungere era Miami, la Florida: successivamente si trattò di immigrati che avevano avuto stretti rapporti con la dittatura Batista, persone che appartenevano alla classe borghese e che svolgevano professioni utili all'economia di un paese come l'avvocato o il medico o l'architetto. Gli Stati Uniti incentivarono le partenze dei cubani offrendo loro un trattamento preferenziale. Sembrava quasi che gli Stati Uniti volessero sradicare qualsiasi forma di sviluppo economico e sociale di Cuba.

"Fidel in hell, Cuba Libre"

Queste sono le scritte che compaiono per le strade di Cuba. Stanno ad indicare un popolo che è stato stretto nella morsa della dittatura comunista cubana, che adesso si trova libero dall'oppressione del suo fautore: Fidel Castro I rapporti commerciali con gli Stati Uniti furono sempre un tasto dolente della politica comunista filo-sovietica di Castro.

Infatti dopo che Cuba acquistò del petrolio dall'Unione Sovietica, le raffinerie cubane di proprietà statunitense si rifiutarono di raffinare il petrolio avuto dall'Unione Sovietica, e immediatamente vennero espropriate e venne troncato qualsiasi rapporto diplomatico tra Usa e Cuba. Castro promosse la campagna per l'alfabetizzazione, affermando all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York nel 1960, che Cuba sarebbe stato un paese che in poco tempo non avrebbe avuto un'analfabeta, ed effettivamente nel 1961 il tasso di analfabetizzazione venne ridotto dal 20% al 3,9 %.

Cuba in questo periodo venne sovvenzionata quasi interamente dall'Unione Sovietica (le sovvenzioni da parte dell'Unione Sovietica equivalevano a circa un quarto del PIL nazionale), proprio per questo, al crollo di quest'ultima nel 1991, Cuba attraversò un periodo di sofferenza e difficoltà economica.

L'ultimo saluto

Il 4 Dicembre alle ore 7 si svolgeranno i funerali.

La cerimonia si terrà presso il cimitero di Santa Ifigenia nella città di Santiago, inoltre come è stato dichiarato dal Granma, il quotidiano del partito comunista locale, sono stati indetti nove giorni di lutto nazionale, e in tutti gli uffici pubblici e militari verrà esposta a mezz'asta la bandiera cubana; sospese anche tutte le attività pubbliche, come pure il concerto di Placido Domingo che era in programmazione. Un percorso lungo i 900 km che separano le due città, un percorso che rimanda alla Carovana della libertà, del 1959 percorso seguito dall'esercito rivoluzionario verso l'Avana, guidato da Castro.

In giornata sono giunti i saluti colmi di rammarico del Santo padre papa Francesco alla famiglia Castro.

Così si chiude un'era, uno squarcio, un periodo importante della nostra storia globale, un periodo in cui mentre il mondo andava incontro alla modernità, all'innovazione e all'avanguardia, Cuba restava fossilizzata e schiacciata dal potere castrista.