Si parte dal presupposto che fare peggio sarà praticamente impossibile, e questo innegabilmente rappresenta un bel vantaggio quando ci si affaccia su un nuovo progetto. Risponde al nome di Zdenek Zeman l'ultima speranza del presidente Sebastiani per provare a restituire se non un obiettivo almeno un senso a questa disastrosa stagione del Pescara e l'inizio contro il Genoa è andato oltre le più rosee previsioni, 5 reti senza subirne e un gioco che ha incantato i tifosi presenti domenica scorsa allo stadio Adriatico.

Naturalmente troppo presto per fare i salti di gioia, c'è da capire quanto abbia influito la scossa emotiva e quanto peso effettivo avranno i nuovi dettami tattici di zeman.

La classifica parla chiaro, i 12 punti che inchiodano il club biancoazzurro ad una desolante ultima posizione sono davvero una miseria, a maggior ragione se si considera che l'unica vittoria della precedente gestione tecnica è arrivata a tavolino contro il Sassuolo, per il resto solo 6 pareggi e una lunga serie di sconfitte spesso concise con goleade da parte degli avversari. Per tutti questi motivi la continua ricerca di alibi era divenuta inaccettabile da parte della stessa società e naturalmente anche dai tifosi, il cui malcontento è andato oltre la veemente ma civile contestazione traboccando in riprovevoli episodi intimidatori e violenti (recentemente sono state incendiate due auto del presidente).

Scossone tardivo ma necessario

Esonerato a malincuore il tecnico della promozione Massimo Oddo, dopo qualche giorno di riflessione (e una certa ristrettezza di alternative) in questo mare in tempesta come timoniere è stato scelto Zeman, personaggio sicuramente attorniato da un'aura romantica di un calcio che non tornerà ma che onestamente ha vissuto gli ultimi anni, così come gran parte della sua carriera, più di intriganti idee di gioco offensivo e belle aspettative non mantenute piuttosto che di concreti risultati sul campo.

E' molto difficile pensare che questa tendenza possa invertirsi, considerata anche la situazione esterna con una stagione ormai altamente compromessa tra calciatori sempre più demotivati e una tifoseria apertamente schierata contro la società e che ha recentemente comunicato ufficialmente l'intenzione di disertare la curva fino al termine del campionato.

Tuttavia, oltre al roboante risultato dell'esordio, non mancano i motivi per essere ottimisti, per il mister boemo si tratta di un ritorno nell'ultima piazza in cui ha ottenuto risultati positivi, nella stagione 2011/2012 fu proprio lui infatti a riportare nella massima serie un ottimo Pescara che poteva vantare in squadra nomi del calibro di Verratti, Insigne e Immobile. Inoltre chiunque ami questo sport sa benissimo che le sorprese sono sempre dietro l'angolo e per salvare almeno la faccia questa squadra ha bisogno senza dubbio di qualcosa decisamente fuori dal comune, ecco così che il profilo di Zeman appare tra i più adatti per tentare di riportare quell'entusiasmo che intorno all'Adriatico manca da troppo tempo. L'impresa è quasi impossibile ma sognare per fortuna non costa nulla e chi ben comincia...