Nello sport moderno contano purtroppo solo le vittorie ma fortunatamente esistono ancora campioni che sono campioni anche quando perdono e in questo novero, dopo la Milano-Sanremo 2017, rientra anche Peter Sagan un immenso campione del Ciclismo moderno capace di vincere in tutti modi (sprint e fuga solitaria) e in più discipline (strada e mountain-bike).
Sabato 18 Marzo 2017 Peter ha regalato emozioni uniche e indescrivibili. Sull'erta del Poggio, con il gruppo che nelle impervie terre di Liguria sembrava volare per tenere il gruppo compatto, Peter ha eseguito uno scatto imperioso che solo pochissimi grandi possono permettersi.
Solo la promessa francese Julian Alaphilippe e l’esperto polacco Michal Kwiatkowski (campione del mondo 2014) sono rimasti “attaccati al gancio” al punto che non riuscivano a dargli il cambio neanche di un solo metro ma lui non se ne preoccupava, voleva correre e vincere da campione. In volata è partito davanti senza avere dubbi sulla sua forza e potenza ma lo scaltro Kwiatkowski (che si è staccato di 5 metri per prendergli la scia) lo ha superato negli ultimi 15 metri con un arrivo al fotofinish.
Tra 10 anni si conoscerà solo il nome del vincitore ma personalmente mi ricorderò di lui Peter Sagan e del suo secondo posto da campione. Un secondo posto che vale davvero come un primo. Credo che nello sport valga anche lo spettacolo (come ha detto anche lui nell’intervista subito dopo l’arrivo) e lui lo ha dato dimostrando di essere un vero e assoluto campione.
Uno dei pochissimi campioni da corse di un giorno rimasti in circolazione e che sono sempre più merce rara in un ciclismo così di alto livello e dopo alcuni ritiri eccellenti (Fabian Cancellara su tutti).
Adesso inizia la campagna del Nord con le classiche monumento (in particolare Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Freccia Vallone e Liegi) e lui partirà da unico favorito; non ci sono dubbi che continuerà a dare lo spettacolo di cui è capace con tutto il gruppo contro di lui. Ti aspettiamo, Peter.