Un fulmine a ciel sereno: mai metafora fu più esatta. Il trasferimento dell'ormai ex difensore della Juventus classe 1987 al Milan, è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno per gli appassionati di calcio, che ha lasciato tutti di stucco: è vero è che gli attriti tra Bonucci e l'allenatore della squadra campione d'Italia erano piuttosto noti come, ad esempio, la famosa esclusione del difensore dalla partita di UEFA Champions League tra Juventus e Porto, ma nessuno avrebbe mai immaginato che, durante il calciomercato, il difensore avrebbe preso una tale decisione.

Leonardo Bonucci andrà a guadagnare qualche milione in più rispetto a quello che la Juventus gli offriva, ma ciò che realmente farà la differenza sarà la centralità che assumerà nel progetto sportivo del nuovo Milan dei cinesi: si parla addirittura di fascia da capitano.

Calcio: sport o business?

La domanda è degna del celebre dubbio amletico: il calcio è ormai sport o business? Ci verrebbe da dire entrambi. In questi anni abbiamo assistito ad esempi che hanno confermato ambo le tesi: uno è senza dubbio quello del Leicester di Claudio Ranieri che, nella stagione 2015/2016, con una squadra che si era prefissata l'obiettivo della salvezza, è riuscita a conquistare il titolo della massima serie inglese.

Per quanto riguarda l'altra tesi, come non fare riferimento ai cosiddetti "Galacticos" madrileni? Solo per citarne alcuni: Ronaldo, Bale, James Rodriguez...ma la lista è lunghissima, e non basterebbe un singolo articolo per citarli tutti. Con questa squadra, i "Blancos" hanno dominato negli ultimi anni in Europa, grazie agli ingenti capitali del club.

Dunque, queste bandiere?

Sì lo sappiamo, l'argomento principale era quello delle bandiere, ma "conditio sine qua non" per poterne parlare era prima approfondire leggermente il caso che ha dato spunto a tale dibattito (quello di Bonucci), e il contesto calcistico odierno.

Gli interessi, nel calcio di oggi, sono enormi: un singolo giocatore può guadagnare quanto un'azienda.

Questa situazione, di conseguenza, va necessariamente a mutare il calcio rispetto al passato, quando contava moltissimo l'attaccamento alla maglia. Tuttavia, anche oggi ci sono dei calciatori che rispettano questa tradizione: pensiamo a Daniele De Rossi, Marek Hamsik o Claudio Marchisio, giocatori ai quali offerte di trasferimento non sono mancate in questi anni, ma nonostante ciò hanno deciso di rimanere fedeli alle rispettive squadre. Ultimo canto del cigno, o propugnatori di una tendenza ormai quasi dissolta? Ai posteri l'ardua sentenza.