Da qualche anno a questa parte è cominciato, come ben sappiamo, il "cambio generazionale" per quanto riguarda il motorsport. Stiamo parlando, nello specifico, del passaggio dai motori a scoppio a quelli elettrici.

Negli ultimi tempi diverse case automobilistiche stanno abbandonando categorie di prestigio (campionati dove sono presenti propulsori a combustione interna o ibridi), per approdare in discipline che prevedono il ricorso ai motori elettrici. Questa situazione non si sta verificando solo nel motorsport, ma anche nell'automotive in generale, dove si predilige puntare di più su vetture ibride o completamente elettriche, prima fra tutte l'americana Tesla, con a capo il visionario Elon Musk che sta investendo diversi milioni di dollari per produrre macchine elettriche ed andare verso un futuro dominato da automobili a risparmio energetico.

Ci mancherà tutto questo?

La risposta è semplice: Sì. Molti di noi, giovani e anziani, sono cresciuti per esempio con i leggendari V12 aspirati della Ferrari, passando per il 6 cilindri Mercedes e così via. Entrare in un circuito e sentire quel "fracasso" che fa letteralmente mancare il fiato, sarà un'emozione che le nuove generazioni non potranno vivere, se non attraverso i racconti di nonni o genitori. Ci mancherà sentire il boato dei motori sulle griglie di partenza che "disintegrano" i timpani con i 145 decibel prodotti da quei prodigi di meccanica. Ci mancheranno anche i meravigliosi gesti tecnici dei piloti per gestire tutta la potenza che solo un propulsore a scoppio può produrre.

Dunque stiamo andando incontro a un lungo addio, già iniziato da qualche anno con lo sviluppo dei motori ibridi.

Questa inversione di tendenza è da riscontrare anche in case come Mercedes, Porsche, BMW o Hyundai, dove c'è una maggiore ricerca e attenzione nello sviluppo di motori elettrici. Il punto è che, di conseguenza, sta cambiando anche il panorama sportivo. Ci si sta avvicinando sempre di più a categorie elettriche come la Formula E che ormai rappresenta il futuro del motorsport.

Siamo dunque giunti a quella che, secondo il nostro parere, è la dissoluzione delle competizioni motoristiche tradizionali, contraddistinte dai motori rombanti che la domenica "cantano" negli autodromi, a favore delle silenziose powertrain elettriche.

Godiamoceli finché dura

Tutte le emozioni che suscitano in noi i motori a combustione interna cesseranno di esistere in un prossimo futuro: non sappiamo di preciso quando, ma non manca molto al termine di questa era.

Tutto in favore della sostenibilità, dell'abbattimento dei costi per ridurre l'inquinamento atmosferico non solo nei circuiti, ma anche nelle città. Per il momento però, godiamoci ancora la potenza e il suono di queste "belve" finché possiamo.